Due terremoti sono stati avvertiti dalla popolazione di Castelvetrano negli ultimi 20 giorni. Il primo di  Magnitudo Locale (ML) 2,6 alle 7:13 dello scorso 27 settembre ed il secondo oggi pomeriggio di ML 3.0. Nonostante si tratti di eventi sismici di lieve entità  tra la popolazione si è rapidamente diffuso un particolare senso di insicurezza e paura.

In tutto il territorio italiano, solo negli ultimi 30 giorni, l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha registrato oltre 210 eventi sismici con Magnitudo Locale pari o superiore a 2.0, 17 dei quali hanno superato il valore 3.0. Tutti valori decisamente distanti dai terribili eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia nell’agosto del 2016 e nel gennaio del 2017.

Questo per dire che i terremoti fanno parte dei normalissimi meccanismi naturali del nostro pianeta. E’ assolutamente impossibile prevedere un evento sismico ma grazie alla scienza gli studiosi sono in grado di individuare quale siano le località più a rischio.

La pericolosità sismica generalmente si esprime come il valore dello scuotimento del suolo atteso con una probabilità del 10% in 50 anni (significa che in 10 casi su 100 si potranno avere valori di scuotimento anche maggiori, in 90 casi su 100 si registreranno valori minori di quelli indicati).

I diversi colori della Mappa di Pericolosità Sismica descrivono tali valori di scuotimento. In Sicilia orientale la pericolosità sismica presenta valori molto alti, superiori a 0.27 g, che in Italia si hanno solo qui e in provincia di Cosenza.

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Pericolosità sismica in Sicilia (fonte: zonesismiche.mi.ingv.it)

Una scossa sismica provoca oscillazioni, più o meno forti, che scuotono in vario modo gli edifici. È il crollo delle case che uccide, non il terremoto. Oggi, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti rispettando le normative sismiche.

E’ possibile inoltre limitare i danni osservando le indicazioni della Protezione Civile. Ogni anno i volontari del progetto “Io Non Rischio” informano i cittadini di tutte le città italiane, compresa Castelvetrano.

Ecco le buone pratiche elaborate dalla Protezione Civile per i terremoti

Cosa fare prima

Con il consiglio di un tecnico: A volte basta rinforzare i muri portanti o migliorare i collegamenti fra pareti e solai: per fare la scelta giusta, fatti consigliare da un tecnico esperto.

Da solo, fin da subito:
-allontana mobili pesanti da letti o divani
– fissa alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti; appendi quadri e specchi con ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete
– metti gli oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature; su quelli alti, puoi fissare gli oggetti con del nastro biadesivo
– in cucina, utilizza un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa
– impara dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce
– tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, e assicurati che ognuno sappia dove sono
– informati se esiste e cosa prevede il Piano di emergenza comunale del tuo Comune: se non c’è, pretendi che sia predisposto, così da sapere come comportarti in caso di emergenza
– elimina tutte le situazioni che, in caso di terremoto, possono rappresentare un pericolo per te o i tuoi familiari
– impara quali sono i comportamenti corretti durante e dopo un terremoto e, in particolare, individua i punti sicuri dell’abitazione dove ripararti durante la scossa.

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