Al di la della commemorazione doverosa delle vittime, il 51° anniversario del terremoto del Belìce sarà davvero un boccone amaro soprattutto per i sindaci che si aspettavano passi avanti per il completamento della ricostruzione: «Nonostante rassicurazioni e assunzioni di impegno da parte delle istituzioni non abbiamo registrato nulla»spiega sconfortato Nicola Catania, sindaco di Partanna e coordinatore dei colleghi del Belìce. Nel 2018 – anno del 50° segnato dalla visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – il Belìce ha cercato di ricostruire l’identità territoriale, obiettivo che i primi cittadini si sono dati in una lunga campagna di iniziative culturali.

Il fronte della ricostruzione è, invece, un capitolo da chiudere, «è a un punto di stallo» dice Catania, «perché anulla sono valsi gli energici tentativi di trovare soluzioni emendative, prontamente predisposte e inoltrate dal coordinamento all’attuale Governo nazionale già dal suo insediamento, per rimpinguare con nuove norme i capitoli finanziari destinati alla ricostruzione post-sisma». Dodici mesi trascorsi senza novità, «sforzi caduti nel vuoto che hanno generato fra i sindaci un profondo rammarico per la continua assenza dello Stato, a dir poco mortificante per chi ogni giorno fra immensi sacrifici e ostacoli cerca di creare opportunità di sviluppo». I sindaci sono pronti ad alzare bandiera bianca: «gli strumenti che abbiamo a disposizione non sono più sufficienti, anzi risultano impotenti senza l’intervento delle istituzioni nazionali»spiega ancora Catania.

The ruins and some rubble loaded on a truck of the Chiesa Madre in Santa Margherita di Belice after the earthquake. Santa Margherita di Belice, 1968

Oggi e domani è il tempo delle commemorazioni. Oggi (ore 19), a Montevago, fiaccolata in ricordo delle vittime del sisma con partenza da piazza della Repubblica e arrivo ai ruderi del vecchio centro abitato. E lunedì, alle 18, una santa messa sarà celebrata nella chiesa Cristo Risorto di Santa Ninfa. Sempre a Santa Ninfa, martedì (ore 20), si riunirà il consiglio comunale per commemorare le vittime. A Menfi lunedì (ore 18) presso la biblioteca comunale sarà presentato il libro di Nino Bondì “Menfi 1968 Cronache del terremoto”; martedì (ore 17), santa messa con i rintocchi della “campana della memoria” di Stefan Calarasanu in piazza Vittorio Emanuele.

A Salaparuta martedì, ore 10, nei locali della scuola cittadina, conferenza sul tema “1968 – Terremoto nel Belìce: immagini e documenti 51 anni dopo”. Martedì (ore 16), a Gibellina sarà intitolata alla memoria di Leonardo Sciascia la sala Agorà. A seguire si esibirà il “Palermocoropop”. Alla Fondazione Orestiadi saranno inaugurate le mostre “Gibellina 50+1: l’Attesa…” di Cosmo Laera e Stefano Pizzi e “I nuovi reperti della collezione archeologica” a cura di Francesca Oliveri. A Sambuca di Sicilia, infine, sabato 26 gennaio sarà inaugurata la chiesa madre Maria Ss. Assunta, col cardinale Francesco Montenegro.

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