Feriti, crolli e danni, gente in strada e tanta paura per una scossa di magnitudo 4.8 sull’Etna, la più intensa da quando il vulcano ha ripreso la sua attività tre giorni fa. Il sisma alle 3:19 della notte tra Natale e Santo Stefano, ad una profondità di solo un chilometro. I crolli hanno interessato circa 15 abitazioni private ed anche alcune chiese. A Fleri vengono giù le pareti di una casa: ‘vivi per miracolo, ci hanno salvato i mobili’. A Pennisi cade la statua di Sant’Emidio, venerato come protettore dai terremoti. Chiuso per lesioni sospette un tratto dell’A18. Aperte scuole e palestre comunali per accogliere le persone. Vertice in prefettura a Catania per il punto dei danni e l’assistenza. Il premier Conte in contatto con il capo della protezione civile Borrelli per seguire gli sviluppi, Di Maio domani nel Catanese. Salvini ringrazia i pompieri.

Sono almeno seicento gli sfollati, sei i paesi etnei coinvolti. Intanto i tecnici hanno già sottoscritto una convenzione con Federalberghi per poter ospitare chi non puo’ rientrare nella propria abitazione in strutture turistiche. Tutti coloro, invece, che hanno paura a rientrare a casa per il possibile ripetersi di qualche scossa potranno trascorrere la notte nei palazzetti dello sport aperti su disposizione delle autorita’ competenti.

Il sisma si è verificato alle 3:19 ad una profondità di solo un chilometro. I crolli hanno interessato circa 15 abitazioni private ed anche alcune chiese: in quella della Maria Santissima del Carmelo di Pennisi, frazione di Acireale, sono venuti giù il campanile e la statua di Sant’Emidio, protettore dei terremotati, e danni si sono registrati nella Chiesa madre di Aci Sant’Antonio.

I paesi più colpiti sono Zafferana Etnea, Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina.

fonte. www.rainews.it

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