Anche il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani darà sostegno per le operazioni sui paesi colpiti dal terremoto stanotte alle pendici dell’Etna. Proprio da qualche ora, su richiesta della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, da Trapani si sono diretti verso il Catanese un’intera Sezione operativa versione sisma, con 9 uomini e 4 automezzi, 2 funzionari tecnici e 3 unità USAR, per un totale di 16 uomini e 8 automezzi.
Quella appena trascorsa è stata una notte di paura in diversi paesi dell’Etna: la scossa di magnitudo 4.8 è stata registrata alle 3,18 di stanotte a Nord del capoluogo etneo, tra Viagrande e Trecastagni. La superficialità dell’ipocentro del sisma, a solo un chilometro di profondità, ha contribuito ad amplificare l’effetto della scossa, che è stata nettamente avvertita anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano. Sono 10 le persone rimaste ferite, secondo fonti della Prefettura di Catania.
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I danni maggiori sono segnalati al momento nella zona di Zafferana Etnea, dove ci sono stati cedimenti di case vecchie e abbandonate. In particolare nella frazione di Fleri, dove i crolli hanno interessato la vecchia chiesa del paese e dove si sono registrati due feriti, non gravi, con contusioni, escoriazioni e un po’ di sangue e che si considerano dei “miracolati”. «Siamo vivi per miracolo»hanno detto ai soccorritori. Sono componenti una famiglia di quattro persone – madre, padre e due figli minori – che hanno visto crollare le pareti della loro casa. “Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo”. Altre due feriti sono stati socccorsi dal 118: un 80enne estratto dalle macerie a Fleri e una persona a Pisano. Sono entrambi in ospedale con codice verde.
Altre antiche costruzioni sono crollate sempre a Fleri, Santa Venerina e Zafferana. In molte case le suppellettili sono ‘volate’ da mensole e vetrine e sono cadute a terra, aumentando il senso di paura tra gli abitanti dei locali. A Pennisi si sono registrati dei crolli nella chiesa del paese, ma senza danni alle persone. Mentre a Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli ‘ospiti’: la struttura presenta delle lesioni e i pensionati si rifiutano di rientrarvi.
È stato chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di ‘”lesioni” sospette sull’asfalto createsi dopo il terremoto di magnitudo 4.8 sull’Etna. Il blocco si registra tra i caselli di Acireale e Giarre.L’eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità del tratto autostradale al momento chiuso al traffico. In molti paesi la gente è scesa per strada e soprattutto le famiglie con bambini hanno deciso di trascorrere la notte in auto per sicurezza.