Gigliola Martino, 70 anni, è la prima vittima italiana identificata dopo il sisma che ha colpito Haiti: lo sostiene il quotidiano online «La Gente d’Italia», diretto da Mimmo Porpiglia, già console onorario di Haiti in Italia.
Circa settemila delle vittime del terremoto sono già state sepolte in una fossa comune.
lascio una preghiera..
Haiti “costituisce una vergogna della nostra era in un mondo dove prevalgono lo sfruttamento e il saccheggio della maggior parte degli abitanti del pianeta”. Fidel Castro, oltre ad aprire lo spazio aereo cubano ai voli statunitensi per Haiti, è intervenuto ieri sul disastroso terremoto con un articolo intitolato “la lezione di Haiti”.
Per F. Castro lo sfacelo dell’isola è un “prodotto del colonialismo e dell’imperialismo, di più di un secolo di sfruttamento delle risorse umane nei lavori più duri, degli interventi militari e dell’estrazione delle ricchezze”. Situazioni come quella di Haiti, “a causa di un ordine economico e politico internazionale ingiusto imposto al mondo”, sostiene Castro, “non dovrebbero esistere in nessun posto della Terra”, e questa ” è soltanto una palese ombra di ciò che può succedere nel pianeta a conseguenza del cambiamento climatico, il quale è stato veramente oggetto di burla e inganno a Copenhagen”.
Cuba è presente da anni ad Haiti con una missione di 400 medici e che dopo il terremoto hanno dato assistenza sanitaria a un migliaio di persone. Ai medici si è unita ieri una squadra cubana di aiuti umanitari partita dall’Avana con uomini specializzati in catastrofi naturali. Possono mobilitarsi fino a un migliaio di medici cubani, di cui quasi tutti sono già sul posto “disposti a cooperare con qualsiasi altro stato che desideri salvare vite haitiane e curare i feriti”.
Castro denuncia inoltre la “dimenticanza storica” verso Haiti dove “pagine gloriose sono state scritte” perché “è stato il primo paese in cui 400mila africani schiavi si sono rivoltati contro 30mila padroni bianchi di piantagioni di zucchero da canna e caffè, portando avanti la prima gran rivoluzione sociale nel nostro emisfero”.
Il nostro pensiero solidale va a tutti i terremotati.