Castelvetrano, rubavano olive in terreno confiscato. Otto arresti

Prosegue incessante l’attività dei Carabinieri di Partanna nell’ambito dei servizi finalizzati alla repressione dei fenomeni predatori. Nel corso di servizi disposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Castelvetrano i militari dell’Arma di Partanna hanno eseguito mirati controlli presso l’area confiscata alla mafia ubicata in c.da seggio luogo ove si erano verificati in passato atti vandalici e danneggiamenti.

Il terreno, di circa 25 ettari,  confiscato in quanto appartenente a Sansone Giuseppe e Gaetano prestanomi di Salvatore Riina e stato consegnato dall’agenzia del demanio al Comune di Castelvetrano per scopi sociali.

I militari sorprendevano in flagranza 8 persone attrezzate con scale, reti, cassette e sacchi intente a raccogliere olive e caricarle nelle autovetture parcate tra gli arbusti. Per fare il più in fretta possibile i soggetti si adoperavano strappando o tagliando i rami per privarli in tempi rapidissimi del prezioso frutto.

Il materiale utilizzato per la raccolta e gli attrezzi di taglio sono stati sequestrati mentre i circa 300 kg di olive sono stati restituiti alla cooperativa  Rita Atria cui sono stati affidati recentemente gli uliveti dal Comune di Castelvetrano. Gli otto soggetti di cui 6 provenienti da Mazara del Vallo e due dalla frazione di Marinella di Selinunte sono stati quindi tratti in arresto in flagranza di reato e sottoposti agli arresti domiciliari.

I provvedimenti di arresto sono stati convalidati dal Tribunale di Marsala e gli indagati sottoposti all’obbligo di firma presso il competente ufficio dei carabinieri.

 

Comunicato stampa CC. Castelvetrano 31 ottobre 2014

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  • La Resistenza continua anche sui terreni confiscati e assegnati dallo scorso settembre alla cooperativa sociale "Rita Atria Libera Terra", segno concreto di corresponsabilità, speranza e coraggio che si alimenta della memoria della giovane testimone di giustizia cui è dedicata la cooperativa e che "infastidisce" i mafiosi del posto.
    Oltre ai numerosi incendi che hanno più volte compromesso la produttività degli uliveti dei terreni confiscati ora i 5 soci fondatori hanno subito anche questo ennesimo sopruso.
    Piena solidarietà anche dal Nord ai soci e amici della cooperativa Rita Atria Libera Terra.

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Comunicato Stampa