Tirata su con una fune d’acciaio, sospesa nel vuoto e nella sua magnifica bellezza che s’incastona, allo sguardo del visitatore, nello splendore della Trasfigurazione del Signore all’interno dell’abside.

La croce lignea dipinta della cattedrale è tornata a risplendere, dopo un intervento di restauro, stavolta nella navata centrale del principale luogo di culto della città di Mazara del Vallo. La nuova collocazione è stata scelta dopo che per anni la croce rimase esposta nella navata sinistra della cattedrale.

L’opera duecentesca di un anonimo maestro siciliano del Xiii secolo raffigura da un lato l’immagine del cristo crocifisso, dall’altro l’agnello pasquale al centro e alle estremità dei bracci i simboli dei quattro evangelisti. Un eccezionale manufatto storico- artistico, una testimonianza preziosa che ora tutti i fedeli potranno ammirare nella sua grandezza.

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Questo sistema consentirà in qualsiasi momento di poter riportare a terra la croce – ha spiegato il direttore dei lavori, l’ingegnere castelvetranese Filippo Azzarito – per interventi di restauro e, perché no, per essere ammirata da vicino dai visitatori.

Attorno alla croce, per essere tenuta sospesa, è stato costruito un telaio in acciaio che non ha, però, nessun contatto col legno. L’opera d’arte poggia infatti su alcuni quadranti di una speciale gomma che non danneggia l’opera e ne ammortizza eventuali movimenti.

L’operazione di sollevamento è avvenuta alla presenza del Vescovo, di Anna Occhipinti, dirigente della sezione storico-artistica della Soprintendenza ai beni culturali di trapani, e di don Giuseppe Biondo, direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici. La croce è illuminata da uno speciale impianto che ne esalta la bellezza cromatica e spaziale.

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