Nella serata di venerdì 26 ottobre 2018, personale del Commissariato di P.S. di Castelvetrano, nell’ambito di specifiche attività finalizzate a reprimere il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, procedeva in Castelvetrano all’arresto di N. A. e D. S., entrambi senegalesi, in concorso per detenzione ai fini di spaccio ex art. 73 D.P.R. 309/90, in quanto celavano presso le loro abitazioni circa 160grammi di hashish.
L’operazione si è svolta con l’intervento di due unità cinofile della Polizia di Stato appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Palermo; i cani Ulla e Yndira, impiegati nell’occasione, hanno trovato la droga, nonostante fosse stata accuratamente celata all’interno dei domicili dei due arrestati.
Nello specifico i due arresti sono stati il risultato di un’intensa giornata di perquisizioni che hanno interessato il domicilio dei due arrestati, individuati rispettivamente presso la via Rosolino Pilo e la via Ramingallo del Comune di Castelvetrano.
Detta operazione ha permesso di arrestare lo sviluppo di una rete di traffico di sostanze stupefacenti che era in continua espansione presso il centro storico del Comune di Castelvetrano.
I due arresti, portati a compimento da personale della Sezione Investigativa, coadiuvato dalla Squadra Volanti del Commissariato di Castelvetrano, si inquadrano in una articolata attività operativa intrapresa dall’inizio dell’anno dai Poliziotti del Commissariato, che, in materia contrasto allo spaccio della droga, ha portato all’arresto già di tre soggetti, di cui due extracomunitari, alla denuncia in stato di libertà all’A.G. di quattro persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e venti segnalazioni alla Prefettura di Trapani per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale ex art. 75 DPR 309/90, con il ritiro della patente di guida per coloro i quali sono stati trovati nella immediata disponibilità della propria auto.
Ad esito dell’udienza di convalida, svoltasi nella giornata di sabato 27 ottobre, al N. A. è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre a D. S. è stato prescritto l’obbligo quotidiano di presentazione alla P.G..
finalmente si prende coscienza, o almeno si spera innanzi l’obiettivita’ dei fatti, che il mercato dello spaccio al dettaglio di stupefacenti e la gestione della prostituzione per strada è ormai monopolio dei cittadini africani.
queste sono le nuove risorse dell’Italia tanto decantate dagli illuminati radil chic di sinistra e dai battitori di petto?
E già, prima degli immigrati il problema droga e prostituzione non esisteva.
Piuttosto mi pare che il gene criminale alcuni siciliani c’e l’hanno veramente nel DNA,
vedi Il presidente dell’Associazione siciliana antiestorsione, avere la pancia piena, e che pancia, e continuare a rubare.
Altri meno fortunati, sono costretti ad arrangiarsi come possono. Dagli un lavoro, e vedrai come smetteranno di spacciare. Qui al nord dell EU, quelli che lavorano, raccontano che in Italia loro maglrado erano costretti a fare i dealer, altro lavoro non c’era.