foto. psicozoo.it

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Si è chiuso in bagno e si è tagliato le vene. Salvato dalla moglie e dai medici

Tragedia del “lavoro che non c’è”, evitata in extremis nel tardo pomeriggio dello scorso venerdì. La crisi economica, la mancanza di lavoro, la conseguente depressione e il malessere devastante generato dalla impossibilità anche soltanto di mantenere la famiglia hanno gettato talmente nello sconforto un geometra 45enne da fargli maturare l’idea di farla finita.

Così si è chiuso in bagno e si è tagliato le vene. La sua permanenza nel bagno, però, per fortuna ha allarmato la moglie che si è ulteriormente preoccupata quando nel provare ad aprirne la porta ha trovato che era chiusa a chiave. Inoltre, il marito non le rispondeva.


Inizialmente la donna ha pensato a un possibile malore, poi, scoperta la terribile verità trovandosi di fronte all’uomo insanguinato ha subito telefonato al 118 facendo accorrere gli operatori sanitari che dopo averlo caricato in ambulanza lo hanno trasferito all’area di emergenza dell’ospedale “Vittorio Emanuele II”.

I medici, nel rendersi conto della gravità del paziente, si sono riservati la prognosi sulla sua vita e hanno predisposto tutto affinchè venisse immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico. Con quest’ultimo i sanitari son riusciti a strappare l’uomo alla morte e già ieri lo hanno dichiarato fuori pericolo. Dell’accaduto sono stati avvertiti i carabinieri della Compagnia che hanno condotto le loro indagini per giungere all’accertamento dei fatti.

L’uomo ora è salvo, ma in città rimane gravissimo il problema della mancanza di lavoro che continua a travolgere tutte le categorie con un effetto domino dal quale nessuno è immune.

Margherita Leggio
per La Sicilia

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