foto. psicozoo.it
Si è chiuso in bagno e si è tagliato le vene. Salvato dalla moglie e dai medici
Tragedia del “lavoro che non c’è”, evitata in extremis nel tardo pomeriggio dello scorso venerdì. La crisi economica, la mancanza di lavoro, la conseguente depressione e il malessere devastante generato dalla impossibilità anche soltanto di mantenere la famiglia hanno gettato talmente nello sconforto un geometra 45enne da fargli maturare l’idea di farla finita.
Così si è chiuso in bagno e si è tagliato le vene. La sua permanenza nel bagno, però, per fortuna ha allarmato la moglie che si è ulteriormente preoccupata quando nel provare ad aprirne la porta ha trovato che era chiusa a chiave. Inoltre, il marito non le rispondeva.
Inizialmente la donna ha pensato a un possibile malore, poi, scoperta la terribile verità trovandosi di fronte all’uomo insanguinato ha subito telefonato al 118 facendo accorrere gli operatori sanitari che dopo averlo caricato in ambulanza lo hanno trasferito all’area di emergenza dell’ospedale “Vittorio Emanuele II”.
I medici, nel rendersi conto della gravità del paziente, si sono riservati la prognosi sulla sua vita e hanno predisposto tutto affinchè venisse immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico. Con quest’ultimo i sanitari son riusciti a strappare l’uomo alla morte e già ieri lo hanno dichiarato fuori pericolo. Dell’accaduto sono stati avvertiti i carabinieri della Compagnia che hanno condotto le loro indagini per giungere all’accertamento dei fatti.
L’uomo ora è salvo, ma in città rimane gravissimo il problema della mancanza di lavoro che continua a travolgere tutte le categorie con un effetto domino dal quale nessuno è immune.
Margherita Leggio
per La Sicilia
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E i nostri politici fanno solo orecchie da mercante.
In bocca al lupo caro collega guarisci presto, nella speranza che possa quanto prima trovare lavoro
Solo in concomitanza delle campagne elettorali i nostri politici "TUTTI" sono disponibili a dare una mano di aiuto, una volta acciuffata la poltrona si dissolvono come una bolla d'aria. Una sola parola "VERGOGNA" un paese cosi mal ridotto non si era mai visto. Un grande in bocca al lupo al collega di rimettersi prontamente.
Coraggio, cerca in tutti i modi di pensare positivo, vedrai che l'economia cambierà in meglio.
C'è un vecchio proverbio siciciliano che ci soccorre: "bonu tempu e tintu tempi un dura tuttu tempu!.
Auguri di immediata guarigione.
Credo che non sia socialmente utile pubblicizzare i tentativi di suicidio e ascriverli spesso alla mancanza di lavoro.
Solidarietà a quest'uomo,si vergognino le istituzioni,ti tartassano anche se sei senza lavoro, non accettano motivazioni....un uomo che si riduce a mendicare lavoro e si vede chiudere tutte le porte in faccia....si vergogni il sindaco che non fa niente per questi padri di famiglia....si vergogni chi pensa che non è giusto pubblicizzare questi episodi(non capisce che vuol dire non poter fare la spesa per dare da mangiare ai figli)....VERGOGNA!!!!!!
Tutta la solidarietà alla famiglia e una pronta guarigione a lui.
Però invito tutti, compreso la stimata giornalista a non lasciarsi andare a commenti che alla fine non servono a nulla. Ma quale crisi di lavoro e quale problemi economici!! É giusto per la privacy non fare il nome, ma chi lo conosce sa che di problemi economici non ce ne sono. Quindi prima di avventurarci in affermazioni gratuite, documentiamoci.
Bravo John, di fronte ad un dramma c'è sempre qualcuno che ci vuole speculare, sempre politici istituzioni preti e francescani...ognuno faccia la sua parte anche la gente comune, al posto di fare cortile!
Nicola scusami tanto, ma credo che tu non hai la minima percezione della realtà.
Vorrei vedere Te al posto di un qualsiasi padre di famiglia con bocche da sfamare, tasse da pagare e senza soldi e lavoro.
Caro amico mio qua non si tratta di fare "cortile" come dici tu, i nostri politici rappresentandoci si prendono la responsabilità di amministrare, peraltro pagati profumatamente per cui devono dare anzi sono obbligati a dare risposte in termini di opportunità a coloro che sono più svantaggiati. (escludendo quello che è capitato e le motivazioni che hanno spinto quest'uomo a fare un gesto simile)
Chissà che pensano di questi gesta la classe politica e i pensionati d'oro. Io mi vergogno!!!.
E poi qualcuno ha anche la faccia tosta di dire che la crisi non esiste, che il lavoro c'è e se a qualcuno manca è solo perché non vuole trovarlo, e, consequenzialmente, non lo cerca. Solidarietà per quest'uomo, e coraggio a tutti coloro che hanno perso il lavoro, che non si lascino andare mai ad atti estremi. Aggiungo che l'Italia dovrebbe essere un paese fondato sul lavoro, a me sembra che sia fondato sulla disoccupazione e sulla disperazione. Ma non può piovere per sempre, almeno spero.