Natale di pianto e lutto per una coppia di Partinico che il 23 dicembre aspettava la gioia di una nuovo figlio – ne ha altri tre – felicita’ durata pochi secondi perche’ la neonata è morta subito dopo il parto.
La donna era al nono mese di gravidanza ed è stata sottoposta a taglio cesareo. La direzione aziendale dell’Asp di Palermo ha deciso la chiusura temporanea del reparto di Ostetricia e Ginecologia del nosocomio e la sospensione cautelativa dal servizio di due dirigenti medici e di un’ ostetrica.
Gli stessi che sono indagati dalla procura palermitana che ha subito aperto un’inchiesta per omicidio colposo, affidata al pm Roberta Buzzolani, dopo l’esposto fatto dal padre della bimba morta al commissariato di polizia. Non e’ la prima volta che nel reparto dell’ospedale di Partinico si verificano decessi di neonati. Sei neonati o feti vicini al parto sono morti negli ultimi due anni e mezzo prima della bimba deceduta giovedi’ scorso.
Il primo caso e’ stato registrato il 14 luglio 2008, simile a quello di oggi: una bimba nasce dopo il cesareo ma muore. Nel dicembre dello stesso anni il padre di un neonato morto mentre la madre subiva il cesareo denuncio’ di essere stato avvicinato, subito dopo la tragedia, da sei persone che lo avrebbero invitato a non presentare denuncia ”per non danneggiare l’ immagine dell’ospedale”. In cambio, avrebbero assicurato all’ uomo la copertura delle spese per il funerale.
La decisione di chiudere il reparto e’ stata presa dopo la relazione della commissione tecnico-ispettiva che ha controllato le procedure e i protocolli di assistenza seguiti dal personale in servizio durante il parto. Della sospensione dell’attivita’ di ricovero e degenza e’ stata data comunicazione al prefetto di Palermo, ai sindaci del comprensorio, all’assessore regionale per la Salute ed a tutte le autorita’ sanitarie. L’Asp ha reso noto che e’ stato attivato nel pronto soccorso un servizio sostitutivo per garantire il trasferimento delle pazienti in altri nosocomi. Vengono assicurate solo le emergenze indifferibili e non trasferibili. Oltre all’inchiesta della procura e dell’ azienda sanitaria locale anche l’assesorato regionale alla Sanita’ mandera’ gli ispettori.
La procura ha sequestrato le cartelle cliniche e domani conferira’ l’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia sul corpicino. Il presidente della Commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale Ignazio Marino ha chiesto ”un’istruttoria ai carabinieri del Nas”. ”E’ necessario capire – dice – cosa e’ successo e per quali ragioni si e’ deciso di chiudere l’ intero reparto di ostetricia e ginecologia, dopo la morte della neonata”. Gli atti sulla vicenda saranno chiesti anche dalla commissione parlamentare sugli errori sanitari presieduta da Leoluca Orlando. E per il presidente degli Ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco, e’ urgente fare chiarezza, ”unica medicina che conosco”.
Oltre una trentina di sanitari, medici, infermieri, ostetriche, sono stati indagati dalla procura palermitana dopo gli esposti dei familiari delle piccole vittime. Il reparto, tra l’altro, non e’ tra quelli che secondo il piano regionale della Sanita’ deve chiudere per essere accorpato a un altro nosocomio in quanto ogni anno vi nascono piu’ di 600 bimbi.
Secondo una statistica di due anni fa a Partinico su mille bambini la mortalita’ e’ di 12. Il primo caso, degli ultimi due anni e mezzo, nell’ospedale del palermitano e’ stato registrato il 14 luglio 2008, simile a quello di oggi: una bimba nasce dopo il cesareo ma muore. Quindici giorni dopo viene alla luce un bimbo morto. A novembre muoiono due neonati dopo la nascita: una bimba e un bimbo. Nell’agosto 2009 una donna di 34 anni al nono mese e sette giorni di gravidanza va in ospedale per fare l’ecografia e i medici che la seguivano le dicono che il bimbo era morto in grembo.
Nell’agosto 2010 una ventenne va in ospedale a Partinico per partorire ma i medici le dicono che non e’ ancora il momento giusto: il giorno dopo la donna con dolori torna nel nosocomio e scopre che la bimba era morta. In questo anni diverse inchieste sono state aperte oltre che dalla magistratura anche dalla commissione parlamentare sugli errori sanitari e dall’assessorato regionale alla Sanita’. Ma il primo atto ”forte” e’ stato deciso solo ieri, dopo la morte della settima neonata, da parte dell’Asp che ha chiuso il reparto.
fonte. ANSA
”Rivolteremo l’ospedale come un calzino”
Ispezione dei carabinieri del Nas questa mattina all’ospedale di Partinico dove il 23 dicembre e’ morta, subito dopo il parto, la piccola Federica. Sotto i riflettori non tanto il reparto di Ostetricia, peraltro gia’ chiuso dell’azienda sanitaria provinciale di Palermo che ha disposto la sospensione cautelativa di due medici e di un’ostetrica, indagati dalla procura di Palermo per omicidio colposo.
Qui “la situazione emersa è già cristalizzata”, spiegano fonti dei nuclei antisofisticazioni e sanita’ dell’Arma. Ai raggi x, piuttosto, sara’ passato l‘intero nosocomio: “Rivolteremo l’ospedale come un calzino”, dicono all’Agi le stesse fonti. Sotto i riflettori anche gestione,
procedure, situazione strutturale e gare.Del resto il quadro di quanto accaduto nel reparto, dove in circa due anni sono morti sette neonati, è abbastanza nitida.
A tracciarlo era stata una relazione consegnata dalla commissione dell’Asp di Palermo al direttore generale Salvatore Cirignotta, secondo cui emerge che il cesareo doveva essere effettuato molto prima, considerate le condizioni di salute della mamma, diabetica e insulino-dipendente: un ritardo calcolato in almeno otto ore. Cirignotta ritiene “evidente una totale assenza di attenzione, professionalita’ ed etica, che lascia spazio ad un’imperante superficialita’.Bisogna ripensare in maniera complessiva l’unita’ operativa sanitaria”.