Il pm della Dda Paolo Guido ha chiesto di ascoltare altri tre collaboratori di giustizia per dimostrare il ruolo direttivo di Matteo Messina Denaro in seno a Cosa Nostra.
La richiesta è stata avanzata, ieri, in Tribunale (presidente Sergio Gulotta), nel corso del processo scaturito dall’operazione antimafia “Golem 2”, del 15 marzo 2010, che alla sbarra degli imputati, oltre al boss latitante castelvetranese, vede anche 13 suoi presunti favoreggiatori.
Il rappresentante dell’accusa ha chiesto di ascoltare i pentiti palermitani Manuel Pasta e Giovanna Micol Richici e l’agrigentino Calogero Rizzuto. I primi due potranno riferire anche su circostanze abbastanza recenti, tra il 2007 e il 2009, nei rapporti tra Messina Denaro e le organizzazioni mafiose della provincia di Palermo.
Per risparmiare tempo e denaro, gli avvocati Cardinale e Scozzola hanno, però, invocato deposizioni in video-conferenza (Occorre evitare lunghe e costose trasferte). Il pm ha chiesto, inoltre, l’ammissione di una serie di sentenze di condanna e la deposizione di un colonnello dei carabinieri Bottino (Ros). Altre richieste sono state, invece, avanzate da diversi avvocati difensori.
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AUTORE. Marsala.it