Tribunale di Marsala: nessun “taglio” dei magistrati ma rimane l’incubo soppressione sezioni staccate

La nuova pianta organica di Tribunali e Procure, approvata dal ministro della Giustizia Paola Severino, prevede, per Marsala, 22 giudici e otto pubblici ministeri. La riforma degli organici sarà attiva dal prossimo 13 settembre.

Stando così le cose, siamo soddisfatti – commenta Gianfranco Zarzana, presidente del locale Ordine degli avvocati – perché c’era la preoccupazione di perdere magistrati e con il carico di lavoro che grava sul nostro presidio giudiziario sarebbe stato un problema.

In gennaio, infatti, si parlava di una riforma che prevedeva quattro giudici e un pm in meno. E le reazioni non mancarono. «Non riusciamo a capire a cosa sia dovuto questo ridimensionamento» disse l’avvocato Zarzana, mentre il pm Dino Petralìa parlò di provvedimento «ingeneroso» a fronte di un aumento dell’organico da tempo invocato. Scampato questo pericolo, però, il problema sarà un altro. Dal 13 settembre, infatti, in tutta Italia, saranno soppresse le sezioni staccate dei Tribunali.

Per il circondario giudiziario marsalese: Mazara, castelvetrano e Partanna. Dopo le ferie estive, dunque, il Palazzo di giustizia di piazza Borsellino sarà ancora più affollato. E in particolare, le due aule in cui si svolgono i processi per i reati di competenza del giudice monocratico. Qui, non sarà facile gestire il «traffico» di avvocati e testimoni.

Lo Stato, però, ha deciso di risparmiare anche su questo fronte. Anche se qualche Comune, tra quelli delle sedi periferiche, ha mostrato disponibilità a sostenere le spese dei locali. A Marsala, il presidente del Tribunale, Gioacchino Natoli, ha ritenuto opportuno anticipare i tempi. Provocando il malcontento degli avvocati, che contro questo provvedimento hanno proposto ricorso al Tar.

«Su input del Consiglio superiore della magistratura – spiega l’avvocato Zarzana – che ha detto ai presidenti di tutti i Tribunali italiani di cominciare ad attuare le nuove misure organizzative, il presidente Natoli ha ritenuto di spostare alla sede centrale a partire dallo scorso 1 marzo tutti i nuovi processi, civili e penali. Ciò, però, a nostro avviso, non è possibile, perché la legge stabilisce che lo spostamento dalle sedi staccate a quella centrale deve avvenire il 13 settembre».

tratto da un articolo di Antonio Pizzo
per il quotidiano “La Sicilia”

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  • oggi ci troviamo a tribolare per cercare di mantenere la sede distaccata del trib. di marsala a castelvetrano.
    anni addietro abbiamo avuto l'opportunità di consolidare la sede di castelvetrano, quando? esattamente quando un on. castelvetranese era il braccio destro dell' on. mastella, allora ministro della giustizia, scusa se è poco.
    allora già c'era il problema del ridimensionamento della sede distaccata di castelvetrano e, con i requisiti che abbiamo, saremmo dovuti diventare il primo presidio di legalità d'italia.
    a nulla valsero i ripetuti incontri con quell'on. castelvetranese.
    evidentemente marsala, pur avendo un trib. a pochi km (trapani) è riuscita a meglio esprimere le sue ragioni, diciamo così.
    si apre un commissariato in terreni confiscati a mafiosi e si chiude un tribunale, la partita, almeno per adesso è sul risultato di 1 pari.
    il bello è che la cd. mafia non ha fatto nulla, è stato lo stesso Stato a farsi un grosso autogol.

  • Il fatto é che se si nasce a Varese le cose si vedono diversamente da come si vedono a Castelvetrano. Nel senso che, se nascendo a Varese devi decidere anche per Castelvetrano ( o Mazara ) faresti bene, prima, ad apporofondire la questione. Varese può anche fare a meno del Tribunale, perché si trova ad uno sputo da Milano, raggiungibile in pochi minuti con ogni sorta di mezzo. Da noi non é proprio così, e l'abolizione di ciò che, comunque, riveste anche un forte valore simbolico ( inesistente o quasi a Varese ), oltre a creare disagi molto più pesanti rispetto a chi vive, per esempio a Varese ( ma anche a Pontedera o Forlimpopoli )comporta di fatto, l'imposizione di una tassa occulta a carico del cittadino, che sarebbe gravato da nuovi oneri di mobilità. P.S.: Varese é la città natale e di residenza di Mario Monti.

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