[di Francesca Capizzi, GdS] Una tartaruga marina della specie protetta Caretta Caretta è stata trovata sulla spiaggia di Triscina. L’animale è stato individuato da un bagnino, Manuel La Cascia, allertato da alcuni bagnanti. Un esemplare giovane, di sette chilogrammi, vittima di cattura accidentale da parte di un palangaro derivante, utilizzato per la pesca.

L’animale, preso in consegna immediatamente dalla capitaneria di porto, è stato trasportato in aliscafo presso il centro di primo soccorso per tartarughe marine dell’area marina protetta «Isole Egadi».

La tartaruga era denutrita, ferita e si trova in gravissime condizioni, è in terapia intensiva ed è sottoposta ad una terapia di antibiotici.

«Questo attrezzo – ha spiegato il direttore dell’AMP, Stefano Donati – assieme ai palangari da fondo, è responsabile di circa il 40 per cento delle morti di tartarughe marine nel mediterraneo. Oltre ai danni provocati dall’amo, rappresentano una minaccia le lenze ad esso legate, soprattutto se vengono lasciate lunghe nell’atto di tagliarle per liberare l’animale. Una lenza lunga, se ingerita, può, assieme all’amo, generare lesioni interne, che nella maggior parte dei casi si rivelano mortali. Nel caso della tartaruga che ieri è stata trovata in fin di vita – la lenza è stata ingerita generando lesioni reversibili e rischiando gravi ulcere. La situazione non è bella».

C’è un numero sos tarta, il 3283155313, per le emergenze.

di Francesca Capizzi
per Giornale di Sicilia

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