Sarà stata la bella giornata o il pensiero ai pranzi di Pasqua, ma sta di fatto che stamattina davanti le attività commerciali aperte a Castelvetrano si sono registrate file di persone. Troppe. Lunghe. Diverse decine di persone, messe in fila indiana, alla distanza di sicurezza ad attendere il proprio turno per il supermercato, la farmacia, la macelleria o il panificio.

L’appello “restiamo a casa” sembra sia passato inascoltato. Le misure restrittive ci sono ma manca il senso di responsabilità delle persone. Soprattutto in questi giorni che precedono Pasqua e Pasquetta. E se per le due giornate di festa il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha imposto la chiusura totale delle attività, per i giorni precedenti (cioè oggi e domani) maggiori controlli sarebbero opportuni per scoraggiare la gente a uscire. Basterà? Non lo sappiamo, ma ci appelliamo a un maggior senso di responsabilità delle persone, perché il rischio del contagio è sempre dietro la porta. Al momento a Castelvetrano risultano otto persone positive al Covid-19.

Nella vicina Campobello di Mazara il sindaco Giuseppe Castiglione ha firmato un’ordinanza che obbliga i cittadini a recarsi presso i supermercati a scaglioni, e cioè nel giorno assegnato per lettera iniziale del proprio cognome. Questo consente così, per ogni nucleo familiare, la possibilità di fare la spesa una volta a settimana. In diversi Comuni italiani sono state attivate misure urgenti per evitare le code ai supermercati. Evitando assembramenti. Sindaco Alfano, perché non farlo anche a Castelvetrano?

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