L’incontro è servito a dare il punto della situazione sull’offerta turistica in provincia di Trapani, analizzando i flussi turistici, le strutture presenti nel territorio e le criticità esistenti. Complessivamente nel Trapanese ci sono 791 strutture ricettive.
Nel 2011 erano 736. Al primo posto c’è San Vito Lo Capo, con 6396 posti letto, seguita da Castelvetrano – con 3528, Favignana, con 2998 e quindi Castellammare, Pantelleria, Marsala e Mazara del Vallo. Trapani, invece, si trova all’ottavo posto con 1441 posti letto. Il maggior numero di turisti arrivano dalla Lombardia e dal Lazio. Per quanto riguarda l’estero, continuano a farla da padrone Francia e Germania grazie ai voli della Ryanair.
C’è poi il dato del traffico crocieristico, aumentato esponenzialmente in questi anni, con una media di oltre 85 mila passeggeri l’anno. Ma il turismo continua a crescere, lo stesso non si può dire per i servizi e per le infrastrutture. Il sistema dell’accoglienza in provincia di Trapani lascia a desiderare e presenta ancora molte lacune, aspetto su di cui si è soffermato Gregory Bongiorno, in rappresentanza di Confindustria Trapani, aprendo il convegno.
di Mario Torrente
per telesud3.com
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Mi rivolgo all'amico mio Paolo Savona, il quale lascerà a breve un commento, visto il suo interesse verso questo tipo di argomento.
Mancano collegamenti decenti con l'aeroporto di Palermo e con quello di Marsala-Trapani hinterland. Inoltre non viene adeguatamente sfruttato il porto di Mazara, da cui transitano flussi di traffico crocieristico interessato a Selinunte.
certo che lascio un commento mio caro amico paolo pusateri,,ti ricordo che nn e' importante quanti posti letto offre castelvetrano,,,ma la qualita' e la professionalita' che offre castelvetrano,,cioe' scarsa,,scarsa scarsa,,,gente che nn sa cosa significhi fare turismo,,,nn abbiamo un ristorante da suggerire a un turista che ti dice che cerca qualcosa di particolare nn abbiamo locali degni di essee chiamati tali,,nn trovi quasi da nessuna parte una bella birra alla spina servita in bicchiere in vetro..tutti in plastica,,ma x fare un es sciocco,,,nn troverai mai locali che sappiano fare bei cocktails,,nn troverai mai un negoio di abbigliamento a selinunte,,un lungomare a triscina,,,una buona rete di bus x i turisti che dagli alberghi li vedi andarsene a piadi fino a selinunte,,o nn sanno come andare a castelvetrano..per nn parlare poi del livello di inglese parlato in un territorio turistico come vogliono farti credere sia castelvetrano,,,e mi fermo qua altrimenti nn finisco piu',,,cmq dei passi avanti sono stati fatti,,,ma caro pusa ancora c e' tanto ma tanto da lavorare,,,,
ho letto l'articolo e non posso non dare ragione a ciò che ha scritto Paolo.Io sono originario di Castelvetrano e li ho vissuto sino a 18 anni poi sono emigrato al nord italia sono ritornato al paese quest'anno dopo una latitanza di 18 anni, e ho trovato un paeese "vecchio" escluso il sistema delle piazze che ho trovato abbastanza bello per il resto ho visto tantissime case cadenti e pericolanti sorrette da tamponi di " cantuna".Cosa voglio dire con questo? che puoi offrire tutti i posti letto che vuoi ma se non ce innovazione il turista lo feghi una volta sola ma non la seconda e sarà difficile che faccia una buona pubblicità.......
castelvetrano, come selinunte, è sporca, centro storico triste e cadente e poi i prezzi dei ristoranti e dei bar (che offrono una qualità ed un servizio davvero scadente) sono come quelli di Taormina(purtroppo non è una battuta di ironia)
Il vero problema è che un bel giorno ci si sveglia e ci si improvvisa imprenditori turistici senza avere una degna gavetta alle spalle fatta nei posti giusti.
Non siamo competitivi nei prezzi ed in aggiunta improvvisiamo.
Poveri turisti......se ci cascano una volta, pur riconoscendo le nostre bellezze artistiche,storiche e naturistiche, quando ritornano?????
Parlare sempre male del territorio in cui si vive non aiuta a farlo crescere. Proponiamo e facciamo così' diamo la speranza ai giovani di trovare in questo nostro meraviglioso territorio una occupazione
bene... visto che le amministrazioni pubbliche hanno fatto la scoperta dell'acqua calda (il comune di castelvetrano ha tantissimi, forse troppi, posti letto), che guardino anche le statistiche fornite dalla regione (sono anche su internet) in merito al calo in picchiata degli arrivi di visitatori presso i beni culturali (tipo parco archeologico di selinunte) iniziato nel 2006 (era già iniziata la crisi economica dell'eurozona??) e non ancora arrestatosi e ne facciano una seria analisi, si implementino indici di valutazione e controllo, si pongano degli obiettivi di lungo termine e si cerchi di raggiungerli. il numero di posti letto non fa di una località una destinazione turistica, soprattutto se tali posti letto restano vuoti! ritengo che probabilmente potremo parlare di turismo a castelvetrano tra circa 15 anni. nel frattempo, per non morire di fame, vado a farmi le ossa nel campo turistico, il mio campo, fuori dalla sicilia, e lo faccio con immenso dispiacere.