Portone chiuso. È quello che hanno trovato domenica un gruppo di turisti presentandosi al Castello Grifeo di Partanna. Avrebbero voluto visitare l’allestimento permanente di opere e, invece, ci hanno dovuto rinunciare e hanno chiamato i carabinieri. «Facciamo i conti col poco personale che abbiamo – ammette il direttore del Parco archeologico di Selinunte Felice Crescente, dal quale dipende il Castello Grifeo – 35 custodi per tutti i siti del Parco e capita che qualche domenica ci troviamo in difficoltà per aprire il Castello Grifeo». Situazione che, a dire del direttore, è capitata pure qualche altra volta ma, nonostante tutto, c’è stata la piena disponibilità ad aprire il portone ai visitatori nel giro di poche decine di minuti. Questo perché all’interno del Castello c’è l’alloggio del custode: «Basta bussare il campanello e viene aperto il portone a visitatori e turisti», dice Crescente. Naturalmente quanto successo domenica a Partanna mette in evidenza la situazione critica dei pochi custodi: c’è chi va in pensione ma non si fanno nuove assunzioni.

Quanto successo ha sollecitato la reazione dei consiglieri d’opposizione a Partanna (Massimo Cangemi, Noemi Maggio, Antonino Zinnanti e Gianni Lo Piano): «È fondamentale che ci sia un impegno attivo e una collaborazione del Comune con l’ente gestore per assicurare che il Castello sia accessibile, specialmente in occasioni come la prima domenica del mese, quando l’ingresso ai musei è gratuito in tutta Italia per promuovere la cultura e il turismo».

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