Al termine della presentazione del Piano pastorale il Vescovo ha ufficializzato il cambio di preti in sedici parrocchie e nella zona pastorale di Pantelleria. Questi i cambi disposti.
Castelvetrano: don Leo Di Simone è il nuovo arciprete della chiesa madre (esce don Marco Renda) e sarà il parroco anche a San Giovanni Battista (esce don Undari) e San Bartolomeo (esce don Alfredo Culoma). Vicario parrocchiale sarà don Otello Bisetto. Nelle parrocchia Maria Ss. Annunziata e Maria Ss. della Salute arriva don Pietro Caradonna che prende il posto di don Giuseppe Titone e don Gaspare Tortorici.
Marsala: nella parrocchia Maria Ss. Bambina don Marco Renda prende il posto di don Carmelo Caccamo, nella parrocchia Santo Padre delle Perriere arriva don Gaspare Tortorici, a Maria Ss. della Cava al posto di don Pietro Caradonna arriva lo stesso don Tortorici, a Maria Ss. Madre della Chiesa don Giacomo Putaggio prende il posto di don Vincenzo Greco, in chiesa madre a don Vito Saladino subentra don Vito Impellizzeri.
Petrosino: nella parrocchia Maria Ss. delle Grazie arriva don Orazio Placenti che prende il posto di don Filippo Romano. Mazara del Vallo: nella Cattedrale il nuovo arciprete è don Giuseppe Undari (vicario generale) al posto di don Orazio Placenti, nella parrocchia San Lorenzo don Gianluca Romano prende il posto di don Otello Bisetto, nella parrocchia di San Giuseppe don Giuseppe Titone prende il posto don Paolo Madonia.
Salaparuta: nella parrocchia di Santa Caterina arriva don Salvatore Pavia al posto di don Francesco Paolo Agueci. Poggioreale: nella parrocchia Maria Ss. Immacolata arriva Vito Saladino al posto di Onesimo Kamau. Pantelleria: don Vincenzo Greco è stato assegnato alla zona pastorale. Salemi: nella chiesa madre arriva don Filippo Romano al posto di don Giacomo Putaggio.
I NUOVI RESPONSABILI D’UFFICI
Il Vescovo ha disposto anche tre cambi in altrettanti uffici diocesani. Nuovo responsabile dell’ufficio per i beni culturali ecclesiastici è don Giuseppe Titone (subentra a don Leo Di Simone), l’Ufficio catechistico è stato affidato a don Marco Renda (al posto di don Giuseppe Alcamo). Il Servizio di Pastorale giovanile sarà retto da don Giacomo Putaggio (al posto di don Edoardo Bonacasa). L’Ufficio di edilizia di culto è stato accorpato all’Economato retto da don Franco Caruso.
Il Vescovo monsignor Domenico Mogavero ha inoltre presentato stasera nella Cattedrale Ss. Salvatore a Mazara del Vallo il nuovo Piano pastorale 2012-2013.
AUTORE. RedazioneL’obiettivo del nostro Piano – ha detto Mogavero – è quello di costruire una risposta forte di fede alle sfide di oggi, che impongono una testimonianza vibrante e credibile di verità e di bene, da affrontare percorrendo come Chiesa le vie della fede e della carità, nella speranza». Mogavero ha ribadito che «non si può rinunciare a un piano pastorale» e, ricorrendo ad una metafora tratta dal mondo marinaro e della navigazione ha detto: «una Chiesa locale senza un Piano pastorale è come un’imbarcazione senza rotta e senza bussola». Durante la presentazione del Piano pastorale, in una Cattedrale gremita di fedeli, il Vescovo ha anche annunciato l’imminente appuntamento dell’assemblea dei Vescovi del Maghreb che si incontreranno, per la prima volta, dal 18 al 22 novembre a Mazara del Vallo. «Spero tanto – ha detto Mogavero – che possiamo far sentire ai pastori delle Chiese della sponda sud del Mediterraneo la nostra vicinanza e l’affetto fraterno.
Mah!!! ci si aspettava di tutto, però non riesco a capire come possa fare un Sacerdote ad amministrare due o tre Chiese… La domenica la Santa Messa dove la farà prima? Le persone anziane, i bambini, come faranno ad andare in Chiesa non avendo la macchina? Poi la notte di Natale o di Pasqua la Messa dove la farà prima? E se uno si vuole confessare dovrà rincorrere il Sacerdote e cercarlo tra una Chiesa è l’altra. Comunque non so il Vescovo cosa abbia pensato, con quale teoria l’abbia fatto, ma non credo che questa sua iniziativa sia valida e che soddisfi le richieste di ogni singola comunità…
In tutto questo turn over abbiamo perso di vista la destinazione di don giuseppe alcamo. Se qualcuno avesse notizie, lo comunichi, se no ricorreremo a “Chi l’ha visto?”.
Ci dispiace tanto che Don Gaspare Tortorici ,lascia la diocesi della Chiesa della Salute…con questo speriamo che rimanga sempre vicino alla nostra diocesi.
Mi sfugge un passaggio: don Alfredo Culoma dove viene destinato?
che queste mie parole rimangano impresse per sempre in questo sito: per la badia, la salute e san bartolomeo e’ l’inizio della fine, diventeranno delle chiese che a poco a poco moriranno, in primis toglieranno le messe giornaliere poi quelle della domenica ne faranno solo una, e alla fine quando meno ce lo aspettiamo…le porte di queste chiese non si apriranno piu’ per sempre come e’ avvenuto con la catena, carmine, sant’antonio, sant’antonino, badiella, addolorata, agonizzanti…vergogna!!! fate perdere la fede!
Grande delusione per l’operato del Vescovo Mogavero, concordo con Giuseppe, è l’inizio della fine per le nostre parrocchie in Castelvetrano.
Non voglio entrare in merito a delle tematiche del Piano pastorale, Mi dispiace che dopo qualche anno di permanenza nelle varie chiese questi parroci vengano spostati con dispiacere dei fedeli e dei giovani ragazzi che si preparano ai vari sacramenti e che si sono affezionati al proprio Pastore.Per non dire poi come possa fare per esempio l’arciprete della Chiesa Madre a gestire anche S. Giovanni e San Bartolomeo, non vorrei che questo portasse ad allontanare i fedeli a causa delle disfunzioni sugli orari delle Messe visto che questi Preti non hanno il dono dell’ubiquità!Ma….che il Signore ci assista e illumini chi decide per noi!!!
Sono don Giuseppe Alcamo,sto in buona salute e sono al mio posto: In diocesi nella Chiesa San Michele in Mazara del Vallo; in Regione nella Facoltà tologica di Sicilia.
Anche se non sono più direttore dell’ufficio catechistico diocesano, dopo 26 anni, offrirò alla mia Chiesa: la mia rettitudine morale, la serietà della mia vita, la mia preghiera e per chi lo desidera la mia esperienza.
Era ora… alcuni ormai avevano messo le radici!!!
PULIZIA PULIZIA PULIZIA!!!!!
Dimenticavo, ora che siamo sotto elezioni certuni non potranno fare piu’ il ” porta a porta” per presentare l’amico candidato…
sono un giovane di 19 anni di castelvetrano, leggendo queste notizie mi sovviene un amara tristezza, mi chiedo: come fara’ un solo e dico solo sacerdote ad amministrare piu di una parrocchia con circa otto nove mila persone? per quanto riguarda san bartolomeo (che stando ad alcune informazione dovrebbero chiuderla) era l’unica chiesa aperta dalla mattina le 8.00 fino alle 12.00 dove si faceva adorazione eucaristica tutti i giorni; dove c’era un sacerdote che offriva ascolto continuo con la possibilita’ delle confessioni tutti i santi giorni, perche la comunita di castelvetrano deve mancare di questo servizio importante?
sono profondamente amareggiato per il trattamento riservato a Don Alfredo Culoma dopo una vita dedicata al servizio dei fedeli. Non si può in un momento in cui la Chiesa vede vacillare il suo ruolo di guida mettere nel dimenticatoio un parraco che ha profondamente segnato una crescita non solo spirituale ma anche sociale delle varie comunità quali San Bartolomeo, Tagliata, Triscina e Selinunte. Spero vivamente che Mons. Mogavero possa ritornare sui suoi passi.
Sono di Castelvetrano, ma il prete della chiesa San Francesco di Paola non cambia? Perche’ tutti si e lui no?
Rispondo a Giada….
Il parroco di San Francesco da Paola sicuramente non verrà cambiato perchè è stato insediato da pochi anni (circa due o tre) in questa parrocchia.
Concordo con Andrea per il sacerdote Don Alfredo Culoma… Era uno dei pochissimi parroci della nostra comunità aperto all’ascolto, e disponibile ogni mattina per le confessioni presso la chiesa San Bartolomeo…. Poi per la sua età, credo che si ci poteva far finire la carriera in questa parrocchia!..
avevo risposto ad andrea ma molte persone fanno finta di essere scrupolose…il vero cancro delle nostre parrocchie non sono i preti ma il laicato velenoso…autentici talebani cattolici…il vescovo sa e non interviene…
…….un meraviglioso “discorso” teologico che però -nonostante il mio rispetto e tutta l’ammirazione personale a Don Mimì S.E.Mogavero-, bypassa di netto tutti i problemi scaturiti dalla presenza di una nuova “struttura religiosa” che, come un “macigno” è precipitata su Birgi e, come un sisma, sta tentando di rivoluzionare/rivoltare i cammini di fede , da sempre, consolidati, rinforzati, rinsaldati come un “dogmapassaparola” nel rispetto delle tradizioni religiose (…perchè la fede religiosa è…anche, tradizione ! ) ispirate dai propri avi…… ed imponendo propri “stili”, che, in numerose occasioni, percorrono sentieri ed “interessi diversi”. A volte penso : non credo che, attraverso la frase “una manifestazione della volontà di Dio”, si potrebbe, pure, giustificare una simile rivoluzione ” su Gerusalemme e sulla meravigliosa Storia del Cattolicesimo -(…..Chissà cosa ne penserebbero i valorosi Frati Francescani….)// questo pensiero in chiave, solo, utopistica-// (vedi bibliografia-vol.Paolo Mirabelli).
Ciao a tutti; sono Francesco di Salemi;credo che mons.Mogavero abbia i suoi buoni motivi per cambiare o per ridurre i preti;il problema piu’grande e che prete non si ci fa piu’ nessuno, per quelli che ci sono invece accade che dopo 9 anni (tempo che di solito un prete permane) lo ridurrei a 6 perche’ piu’passa il tempo e piu certi gruppi (ma non tutti) di fedeli si affezionano al prete di turno; dopo tutto come si dice il convento rimane i monaci vanno e vengono.la novita’il cambiamento…..!!!