Nessuna denuncia per usura e raddoppiate, invece, quelle nell’ambito del cosiddetto “codice rosso” (vittime di violenza domestica e di genere). La procura della Repubblica di Marsala ha presentato il bilancio dell’attività svolta nell’anno giudiziario da luglio 2023 a giugno 2024. A illustrare i dati è stato il procuratore capo Fernando Asaro, insieme ai sostituti coordinatori d’area Roberto Piscitello e Maria Milia. Il procuratore Asaro ha spiegato l’organizzazione dell’ufficio suddiviso in 5 aree: pubblica amministrazione, edilizia e ambiente, criminalità economica, codice rosso, lavoro e prevenzione infortuni, nelle quali sono impegnati gli 8 sostituti procuratori in servizio presso la procura. La competenza dell’ufficio abbraccia circa 200 mila abitanti e, dopo la procura di Palermo, Marsala è la procura col bacino più corposo di utenza.

Nell’arco di tempo tra il luglio 2023 e giugno 2024 sono state 11.311 i sopravvenuti, ossia le notizie di reato, e di questi 1471 sono finiti nel registro degli atti non costituenti notizie di reato (modello 45). Il procuratore Asaro ha tenuto a ribadire che i tempi di indagine della sua procura possono considerarsi «virtuosi»: «la durata media per la fase di indagine riguardanti persone (modello 21) è di 163 giorni», ha detto il procuratore. Il sostituto Maria Melia, invece, ha ribadito che, nell’ambito della criminalità economica, si riscontrano numeri più elevati, ossia «un incremento di fenomeni di riciclaggio con maggiori elaborazioni nei termini di trasformazioni societarie». Significativo, invece, l’incremento dei casi da “codice rosso”, che, nel 2023-2024, ha fatto registrare 761 casi denunciati. «Scontiamo un’omertà diffusa su tutto il territorio di competenza – ha detto il procuratore Asaro – arrivano tante denunce anonime ma non possono considerarsi notizie di reato».

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