Si tratta di un omaggio a Mario Luzi, che è considerato uno dei fondatori dell’ermetismo nonché uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. La mostra, curata da Guido Garufi e Alvaro Valentini, organizzata col patrocinio del Comune e dell’International iner wheel di Macerata, resterà aperta fino al 19 gennaio.
Allieva di Remo Brindisi, la Navetta dichiara di trarre ispirazione “nell’anima e di lavorare nell’inconscio”. Usando le tecniche dell’espressionismo simbolico in tre anni ha elaborato una rappresentazione grafica del “corpus poetico” del compositore fiorentino. In piena umiltà l’artista s’immerge nei temi esistenziali e metafisici cari al grande poeta del Novecento e li trasforma in qualcosa di unico e originale.
La mostra comprende 16 opere di grande formato, 10 bassorilievi e 50 grafiche proiettate su tela.
Giovanna Navetta è nativa di Castelvetrano (Trapani) ma vive da parecchi anni a Macerata. Già nel 1999, col patrocinio della Provincia, aveva preparato una mostra dedicata alla donna e alla riconquista dei valori.
Per la mostra è stato realizzato anche un catalogo con poesie di Mario Luzi e con i testi critici di Guido Garufi e Alvaro Valentini