Un momento di riflessione, seguito da una preghiera e da un minuto di silenzio. Anche la comunità di Campobello di Mazara ha voluto rendere omaggio alle vittime di violenza e alla giovane Giulia Cecchettin, il cui corpo è stato ritrovato ieri a 50 metri dal ciglio della strada vicina al lago di Barcis. Il fidanzato Filippo Turetta è stato arrestato stamattina in Germania. L’iniziativa si è svolta su iniziativa della locale sezione della Fidapa che ieri, con un passaparola su gruppi Whatsapp e telefonate, ha invitato tutti sulla scalinata della chiesa madre di Campobello di Mazara. Si sono presentate quasi cento persone, tra adulti e bambini. Il momento di riflessione è stato tenuto da don Pietro Pisciotta, al termine della celebrazione della santa messa. «Vivere è amare, è servire», ha detto don Pisciotta. «Ognuno di noi deve vivere la vita col senso cristiano, nel rispetto dell’altro e assumendo la responsabilità di essere umani», ha continuato il prete.
All’iniziativa erano presenti anche il vice sindaco Antonella Moceri, il presidente del consiglio comunale Piero Di Stefano e il consigliere Peppe Bianco e poi rappresentanti di altre associazioni locali. Durante il momento di riflessione e preghiera tutti i partecipanti hanno tenuto in mano un filo rosso che idealmente li univa. Alcuni soci della Fidapa hanno indossato al petto un fiore di tessuto di color verde.