Nuova strage di migranti nel canale di Sicilia: un barcone con circa 700 migranti si è capovolto la scorsa notte a circa 60 miglia a nord della Libia. Un mercantile dirottato nella zona ha recuperato 28 superstiti.
Un’imponente operazione di soccorso è tuttora in corso: coordinata dalla Guardia Costiera, partecipano unità navali e aeree della stessa Guardia costiera, mercantili che sono stati dirottati in zona, e inoltre mezzi aerei e navali della marina militare e della guardia di finanza impegnati nell’operazione Triton dell’agenzia Frontex. Sono 21 i cadaveri recuperati finora.
Contro le tragedie di immigrati in mare serve un’operazione “Mare Nostrum europea. La chiediamo da oltre un anno e non c’è stata risposta”. Lo ha detto Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, intervistata da SkyTg24, sul naufragio nel Canale di Sicilia nel quale si temono 700 morti.
La ricostruzione – Dal peschereccio, secondo le prime informazioni, era stata lanciata ieri una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera poiché era stato riferito che l’unità con circa 700 migranti a bordo, aveva difficoltà di navigazione.
La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha dirottato un mercantile portoghese, che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà, ha visto il peschereccio capovolgersi. Sono iniziate frenetiche operazioni di soccorso che hanno consentito di recuperare 28 persone finite in mare.
E’ verosimile, secondo quanto si è appreso, che, alla vista del mercantile, i migranti si siano portati tutti su un lato del peschereccio, facendolo capovolgere. Nella zona sono stati dirottati numerosi altri mezzi che sono ora impegnati nelle ricerche di eventuali altri superstiti.
fonte. ANSA
AUTORE. Altre Fonti
Tragedia immane, che non ci può lasciare indifferenti, L’Italia e principalmente l’Europa devono prendersi carico di questi sventurati, in un modo o nell’altro.
E noi cittadini, prima di lamentarci se qualche ragazzo di colore ci chiede l’elemosina all’uscita dei super market, riflettiamo bene quali sofferenza hanno lasciato.
caro Aldo, hai ragione, ma volevo sottolineare una cosa: qua si parla di esodo tra due continenti. Non è solo un problema dell’UE, dunque… dove l’ONU? Qua si parla di Africa, di Europa, di Asia… che cosa fanno, come si pronunciano? Non una parola ho visto nei giornali, per quel che vale la parola dei rappresentanti dell’ONU… il problema è di caratura mondiale, ma se lo devono “annacare” l’Italia in primis e l’Europa?!