Nessun appassionato del nettare degli dei, quando sorseggia vino pensa di bere soltanto, esso si annusa, si osserva, si gusta, e di questo se ne parla. La sua origine in Italia, pare appartenesse ai Greci, attorno all’anno 1000 a. C. Il vino è ottenuto dalla fermentazione  del frutto della vite, l’uva, o del mosto. Tra le tante caratteristiche che lo distinguono vi è sicuramente l’appartenenza ad un vitigno, da cui provengono le uve.

I vitigni più famosi e diffusi nel mondo sono fra i rossi il Cabernet-sauvignon, il Cabernet franc, il Merlot, il Pinot noir,  e il Syrah; tra i bianchi il Sauvignon, lo Chardonnay, il Muscat ed il Riesling;

Sebbene il consumo eccessivo di alcool abbia effetti anche molto negativi sulla salute, studi epidemiologici hanno ampiamente dimostrato che un consumo moderato è associato ad una diminuzione dei problemi cardiovascolari come l’insufficienza cardiaca. Anche la nostra meravigliosa Isola denota un peso non indifferente nella produzione di ottimo vino.

I vini della Valle del Belice sono composti dalle varietà passito, rosato, rosso e bianco. Essi vengono prodotti nella Valle del Belice. In un angolo di Sicilia in cui la viticoltura incontra l’arte fino a fondersi con essa, a Gibellina, nascono nel 2008 le Tenute Orestiadi.

Valorizzare i vitigni autoctoni siciliani è un obiettivo che mira a riscoprire i vitigni antichi a rischio di scomparsa; esaltare i vitigni siciliani più diffusi, studiandone altresì la risposta agronomica, enologica e qualitativa in relazione al “terroir”, fa sì che si ottengano dei cloni omologati da iscrivere nelle liste delle varietà autorizzate offrendo ai viticoltori materiale di propagazione sano e qualitativamente pregiato.

Un grande patrimonio da conoscere e sfruttare. Di certo si conoscono le potenzialità del Nero D’Avola, da cui il successo dell’enologìa siciliana degli ultimi tempi, un vitigno che è alla base di varie D.O.C. siciliane e che possiede anche virtù terapeutiche.

Un insieme di terroir unici, caratterizzati da diversi suoli, specifici microclimi e differenti altitudini per dare origine a vini frutto di passione e dedizione, oltre che di una profonda conoscenza della Valle e delle sue micro peculiarità: questo il punto di forza dei vigneti coltivati all’interno della Valle del Belìce.

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