Da anni è oramai un relitto ormeggiato nel porto canale di Mazara del Vallo il “Valtur Bahia”, l’imbarcazione in legno che è finita anche questa nel provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Trapani, firmato dal presidente Piero Grillo come uno degli ultimi atti prima di lasciare la sezione.
Il caicco bialbero di origine turca, nata come barca da pesca e carico, costruita in legno e molto spaziosa, fu acquistata proprio da Carmelo Patti che la teneva ormeggiata al porto di Mazara del Vallo. Per diverse stagioni estive la barca fu utilizzata proprio dall’ex patron della Valtur per navigare il mare lungo la costa tra Selinunte e Marettimo, insieme a ospiti e amici.
Al centro nella foto: il relitto del caicco “Valtur Bahia”
Nel provvedimento di confisca sono inseriti anche tre resort al momento chiusi (Punta Fanfalo, Favignana, Isola Capo Rizzuto a Crotone e Kamarina a Ragusa), il Golf club Castelgandolfo. E poi ancora 400 ettari di terreni (la maggior parte dei quali nel territorio del Belice), 232 immobili e 25 società che operano anche nel settore del cablaggio di componenti elettrici per autovetture. Proprio a Robbio, in provincia di Pavia, Patti creò la “Cablelettra” che a metà degli anni Ottanta iniziò a lavorare per la Fiat. E’ proprio a Robbio che vivono ancora i suoi familiari.