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Arrivano le prime lettere di licenziamento, per i dipendenti del Gruppo commerciale confiscato all’imprenditore Giuseppe Grigoli di Castelvetrano , condannato con sentenza definitiva, per associazione mafiosa. Quattordici le lettere che sono state recapitate ieri, ad altrettanti lavoratori della società, STE. GI COM che gestiva , all’interno della holding di Grigoli, alcuni supermercati nella zona di Castelvetrano.

Dal 15 marzo, questi lavoratori non avranno più un lavoro. Per loro, scatterà solo l’indennità di disoccupazione. Tra i lavoratori si fa sempre più insistente la voce che , nei prossimi giorni, arriveranno altre lettere di licenziamento per altre società del gruppo. Si prevede l’invio di altre 30 lettere di licenziamento dal 3 marzo, per altri dipendenti, da parte degli attuali amministratori.

La tensione cresce di ora in ora. Gli ex subordinati, insieme ai colleghi del Gruppo 6 GDO( sono 197 gli assunti del gruppo ) giovedi scorso, hanno incontrato il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, dopo la pacifica invasione dell’aula consiliare. Ieri mattina, la doccia fredda della lettera. Per alcuni di loro arriva il licenziamento senza alternative. I destinatari del provvedimento, fanno sentire subito la loro rabbia. Lo fanno sui social neteworok.

Raccontano la loro disperazione e la rabbia. Gaspare Pompei scrive su Facebook. :

Dopo 18 anni di servizio in una delle piu’ belle realta’ lavorative del nostro territorio,ricevere la lettera in cui si dice che a giorni la tua azienda chiudera’ i battenti,comunicarlo alla tua famiglia,ai tuoi figli, è drammatico. Come faccio a pagare , bollette e le tasse universitarie di mia figlia? Non può finire cosi. Lo stato non ci abbandoni.

I commenti fioccano ed alcuni sono particolarmente duri. La crisi del gruppo commerciale confiscato a Giuseppe Grigoli comincia a provocare le prime “vittime”.Il licenziamento di alcuni colleghi fa crescere il senso di sfiducia. Intanto, vengono annunciate altre iniziative di protesta civile da effettuarsi anche a Palermo. Tra i tanti momenti concitati, c’e anche un manager dell’azienda che fu di Grigoli che lancia una prposta. E’ Pasquale Messina, responsabile marketing. “Se lo Stato non riesce a venderci- afferma Messina- ci aiuti a costituirci in cooperativa e ar prendere l’attività. Noi sappiamo come far funzionare l’azienda”. La proposta è piaciuta al vice sindaco Marco Campagna che ha esposto la possibile soluzione alla senatrice Pamela Orrù che nei giorni scorsi ha presentato una interrogazione sulla vicenda Grigoli.

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