In un ottica di città contemporanea diventa quanto mai necessaria una politica volta ad una “rennovatio urbis” che dovrà caratterizzarsi non soltanto nell’aspetto meramente quantitativo ma in uno sviluppo qualitativo del progetto urbano, attraverso la cultura degli spazi aperti e delle sue architetture, ridefinendone identità, ruolo e modo di funzionare della città intera.
L’intervento progettuale affronta, nello specifico, il recupero globale dell’area relativa a Piazza Matteotti e Piazza Escrivà, oltre al corso Vittorio Emanuele come asse di collegamento tra queste e il Sistema delle Piazze.
Il progetto ha come obiettivo quello di creare un’area organica, la cui caratteristica primaria è quella di essere percepita come luogo accessibile. Da qui l’ipotesi di pedonalizzazione attraverso il recupero dinamico ed organico di questi luoghi tali da restituirne la loro identità.
Le piazze Matteotti ed Escrivà si connotano oggi come “ vuoti ” all’interno di una maglia edificata, privi di un ruolo identificabile.
La precisa volontà di togliere le masse arboree è dettata dalla condizione di degrado in cui versa l’intera area; degrado che non è soltanto dovuto alla mancanza di accessibilità degli spazi ma soprattutto dalla presenza dei grandi ficus, non più idonei viste le imponenti dimensioni per il contesto in cui si trovano, né permettono di cogliere quei rapporti tanto ricercati dalla componente progettuale; rapporti in cui la percezione dei monumenti è chiave di lettura dell’intervento.
La chiesa di S.Franceso con il relativo convento, il monumento dei caduti e l’ex chiesa di S. Leonardo, rappresentano lo sfondo di un paesaggio urbano in cui l’intervento riattribuisce senso alla loro condizione di emergenza rispetto alla misura del tessuto di base.
L’dea di uno spazio unico e organico si pone qui come principio guida, un principio di riduzione, dove pochi elementi formali sono in grado di ordinare una gran quantità di contenuti, pur nel breve tempo dell’attraversamento; gli elementi modulari che compongono la pavimentazione in alcune parti prendono consistenza materica, diventando panche, in altre alloggio per la piantumazione di essenze arboree che consentono una pausa ombreggiata.
La piazza agisce come luogo di rapporti dove domina la luce di una chiara e netta geometria governata dal silenzio immutabile della materia, ma anche dal rumore dell’incontro e del fluire.
ma possibile che in tutti questi progetti la linea più seguita è quella di estirpare gli alberi. da quando in qua gli alberi portano degrado, mah….. sono d’accordo se si parla di curarli un pò di più, ma addirittura di estirparli.
infatti!!!questi benedetti alberi nn gli e ne fanno proprio simpatia!!!ma stiamo tranquilli faranno gli alberi di cemento!
Da sempre, trovo molto divertente il modo di scrittura dei reparti marketing dell’architettura. Speriamo non siano anche pericolosi. Perchè bisogna sradicare alberi, non saprei, speriamo non ne facciano legna e speriamo anche che i “nuovi” alberi siano specie adatte al clima del luogo.
paroloni difficili, architettese puro, ma non si affronta minimamente il problema della circolazione.
Che dire,
assolutamente orrendo.
Certo tra un progetto in CAD e la realtà è tutto da dimostrare,valorizzare una delle piazze storiche della nostra città è cosa buona e giusta,ma da come la vedo io troppo vuoto e poco verde!!!
Ma pensare di curare di più gli alberi già esistenti, senza bisogno di stravolgere tutto e cambiare la storia di quella piazza , quegli alberi sono la storia di tutti i cittadini di Castelvetrano e dei paesi vicini. Si le idee moderne sono belle ma deturpano la storia di un paese……………
vergogna togliere gli alberi x che al posto di sistemare le scuole sistema le piazze c vergognati
ome puoi fare prima dice che lui sistemera castelvetrano allora iniziamo bene
il progetto è bello e fatto bene.complimenti.!
ma vorrei sapere anche la viabilità come sarà gestita, visto che parliamo di una zona centralissima con un altissimo passaggio di auto…
gli alberi verranno ripiantati in modo diverso…
questa piazza ha bisogno di aria…
Spero che l’architetto abbia cognizione della responsabilità che si assume nella messa in atto del suo progetto. Personalmente, amando la pittura metafisica, apprezzo il disegno. Ma credo sia molto lontano da ogni reale esigenza dei cittadini. Soprattutto mi chiedo che ne sarà della via Mannone e come si farà a raggiungere il viale Roma salendo da San Giovanni. Avere un po’ più di attenzione per il verde e la viabilità non sarebbe male.
Progetto FOLLE, come al solito.
Nessuna cura della viabilità, già affetta da problematiche assurde che rendono il paese invivibile, manca solo questa PAZZIA INTEGRALE per portare la gente alla rivolta.
Suggerirei una PROFONDA RIFLESSIONE…
Purtroppo con alcune immagini e poche righe di testo non si riesce a poter spiegare un progetto per un’area così vasta ed importante! Vi assicuro comunque che sia la viabilità che il verde hanno trovato e troveranno ampio spazio e considerazione nel nostro iter progettuale. Certo capisco che la scelta di togliere gli alberi esistenti per sostituirli con altri può risultare un po’ “forte” ma Vi prego di partecipare agli eventi per la presentazione del progetto durante i quali verrà dato ampio spazio al dibattito pubblico. Noi abbiamo proposto la nostra idea ma vorremmo che questo fosse il primo progetto “partecipato” e “collettivo”, aperto ai suggerimenti della comunità che dovrà viverli quegli spazi…..raccomando quindi a tutti di partecipare alla presentazione per meglio comprendere le ragioni del progetto e poter quindi farne una critica costruttiva.
Bello…senza alberi praticamente. In tutte le città italiane i progetti di ristrutturazione e simili prevedono sempre l’incremento della vegetazione. Noi, che potremmo andar fieri dei nostri alberi centenari, invece li togliamo! Evidentemente si crede che ai castelvetranesi piaccia il cemento. Oltre alla deturpazione del paesaggio, l’ambientalismo e il senso della storia aggiungerei anche un fattore pratico: quando in estate raggiungeremo i soliti 40-43° questo posto sarà inavvicinabile e si sarà raggiunto il risultato opposto a quello che si voleva ottenere.
Ottimo progetto, premiato da una commissione molto stimata.
Per quanto riguarda le polemiche sugli alberi e la viabilità, c’era da aspettarselo.
Com’è noto a Castelvetrano, sono tutti esperti di architettura, di ingegneria, anche di fisica nucleare.
In ogni discussione, il castelvetranese medio è sempre il tuttologo di turno!!
Il progetto e bellino ma gli autobus che salgono dalla via Mannone da dove dovrebbero salire?
complimenti a me piace tantissimo, certamente qualcosina ci sarà da ritoccare nel progetto, e sono certo che prima di essere definitivo sarà corretto tante volte, cmq nel complesso è fatto molto bene
trovo che sia un progetto bellissimo, aria e possibilità di passeggiare e valorizzazione dei monumenti! mi piace!
Partendo dal presupposto che si tratterebbe di uno spreco di denaro INUTILE aggiungo che, a mio parere, verrebbe fatto nel modo più sbagliato possibile.
Signor Titone, lei ha davvero idea di cosa significhi “progettazione partecipata”? Di certo non è qualcosa liquidabile in pochi incontri in cui si colgono i rilievi delle poche persone che partecipano a queste riunioni.
Signor Di Mauro, conosco bene la propensione alla critica non sempre costruttiva dei miei concittadini ma le ricordo che gli abitanti di un luogo vanno ascoltati, coinvolti e stimolati. Se il progettista si chiude nel suo recinto di “presunto sapere” non riuscirà a cogliere le ragioni, talora ingenue, dei cittadini. Le voglio ricordare inoltre che una porzione della piazza Matteotti è stata riqualificata da un addetto ai lavori (se non ricordo male un archittetto): ebbene, in quel caso sono piovute critiche prima da parte della gente e poi da parte degli adetti ai lavori. Anche in qual caso non c’è stata una partecipazione dei cittadini perchè non sono stati coinvolti e interrogati su ciò che si stava realizzando. Se il progettista non è capace di ascolto rischia costantemente l’autoreferenzialità!
Mi unisco anch’io al coro di chi vuol difendere la bellezza e la storicità dei ficus di piazza Matteotti. Mi sembra strano che un architetto non riesca a cogliere la bellezza (ma anche l’utilità) di queste piante!
credo che l’unica cosa positiva sia il posteggio al posto dell’ex hotel Zeus.
forse sarebbe stato meglio se si faceva una gara per individuare e progettare più posteggi possibili nel centro storico di Castelvetrano
avendo visto gli effetti devastanti di piazza Garibaldi su circolazione e frequentazione dei luoghi, posso dirvi, lasciate il mondo com’è. avete diviso in due la Città questa sarà la terza parte? volete fare cosa buona e giusta? scavate un parcheggio sotterraneo da 200 posti auto di cui 50 per i residenti 50 gratis e 100 paganti, una volta realizzato cio’ ricostruiteci sopra la piazza ma lasciando comunque le due vie (mannone e Vittorio Emanuele). quindi attuale viabilità maggiore tranquillità dei cittadini con parcheggi sempre disponibili e riqualificazione dell’area che non presenterà più connotazione di parcheggi tribali in quanto ad unica corsia senza possibilità di sosta su strada.
Purtroppo è colpa di tanti esperti e stimati personaggi se il paese Italia e allo sfacello. In alcuni casi perchè mancano di cervello, visto che una lauera non è garanzia d’intelligenza, in molti casi per interessi personali. Quindi, al posto dell’arroganza, di chi magari di parte, sarebbe opportuno e democratico ascoltare anche i pareri che vengono dalla sagezza delle persone più “semplici”. Fino ad oggi, a parte Tendzin Gyatsho, la persona più saggia da me conosciuta era mio nonno materno, senza neanche la 3 elementare.
Premettendo che stimo e apprezzo i ragazzi nonchè amici che hanno presentato il progetto, non scrivo per giudicare lo stesso ma perchè mi da fastidio che qualcuno
si creda di essere così eccelso ed elevato da definire Castelvetranese medio e tuttologo chi per fortuna muove delle critiche sempre e in ogni caso costruttive, anche senza essere architetto, su cio’ che riguarda tutta la comunità….compresi i cittadini medi come me!!
Finalmente viene data un’adeguata sistemazione a quest’area, estirpando questi ficus giganti, degni più di una giungla che ad un centro urbano, oltre al danno enorme che causano le radici e gli escrementi dei volatili, e rendendo piacevolmente visibile ed elegante questa piazza!
Io mi sento male al solo pensiero di veder sdradicati quegli alberi centenari. Mi sento male a veder una città sempre più squallida e sempre più interessata ad edificare alberghi sull’argilla come a Selinunte e ad aprire continuamente supermercati e pizzerie. Penso che questo progetto sia assolutamente antiurbano, non rispetti l’ambiente e accontenti solo la megalomania di certi potenti che pensano di potere accostare una cittadina di 32 mila abitanti ai capoluoghi della Sicilia attraverso le opere di pavimentazione, e non alimentando circuiti culturali che avrebbero un terreno fertile. Se si vuole rendere Castelvetrano un punto di riferimento importante nella provincia, non è con le “riqualificazioni” di cemento, vergognose, che avviene ciò. Non è attraverso progetti “metafisici” che ricordano Gibellina nuova, praticamente una città morta, senza uccellini che volano, senza nidi, senza il vento che rumoreggia tra le foglie di qualche albero, senza le cicale in estate, senza un riparo dal sole… una città che è l’emblema del fallimento dell’arte contemporanea, che al posto di saper unire gli abitanti agli spazi li ha allontanati. Questi progetti sono fredde elucubrazioni di alcuni studiosi, ai quali non interessa migliorare le condizioni di vita degli abitanti. Io spero di trovare una ferma opposizione di molti miei concittadini a degli stravolgimenti del genere.
SCELTE ILLOGICHE: cosa dire delle strade in cui è stato messo il basolato per poi riaprirle al traffico. Non capisco la logica di queste scelte?? ho si abbellisce una strada al fine di adibirla a zona pedonale o si lascia per come è, tra l’altro il basolato è pure più rumoroso.
Da non residente (sono stato tuttavia più volte a Castelvetrano)trovo invece che il progetto sia molto elegante e vicino negli intenti ad un’altra pedonalizzazione, quella di via Principe di Belmonte a Palermo, ai tempi criticatissima per le stesse ragioni che leggo qui ma che si è rivelata negli anni la scelta migliore per quella zona (basti pensare a quanto ne hanno beneficiato gli esercizi commerciali esistenti e quelli che sono nati in seguito).
Sulla presenza o meno di vegetazione si potrebbe discutere delle ore, ma in quanto architetto sono convinto che un intervento progettuale sulla città esistente non possa essere risolto realizzando delle “foreste urbane” per soddisfare un qualche sogno bucolico dei cittadini, riflesso di un atteggiamento nostalgico piuttosto che propositivo che rende sempre più difficile per un architetto intervenire sull’esistente senza un’intera comunità che gli si scagli addosso. Trovo invece che in questo progetto il filare di alberi sia l’espediente perfetto per mantenere l’allineamento stradale e focalizzare la vista del pedone che attraversa la nuova piazza sull’edificio di sfondo.
Riguardo la questione della viabilità mi auguro che sia l’amministrazione, che ha consentito che questo progetto venisse approvato, a trovare una valida alternativa.
Il problema è che c’è molta gente incompetente in giro… Vi faccio un esempio, secondo voi come mai in piazza San Pietro, in piazza d’uomo a Milano, in piazza di Spagna, in piazza Navona oppure davanti notre dame a Parigi non ci sono alberi ? La spiegazione è semplice ovvero gli alberi stringono la prospettiva limitano gli spazi e non permettono di visionare gli edifici storici, i monumenti cc… Per gli alberi ci sono i PARCHI o le VILLE nelle piazze da che mondo e mondo si usano le FIORIERE !
di qua al 2150 quando faranno tutto ciò non ci sarà più il problema della viabilità perché ci saranno le auto volanti…
Orrendo.
Pronto nel cassetto un altro enorme ed orribile deserto di pietra.
Mi permetto di ricordare ai signori pubblici amministratori(ed il sindaco che è avvocato dovrebbe saperlo) che esiste una legge che impone ai comuni la piantumazione di un albero per ogni bambino nato, nella nostra cittadina invece da qualche anno a questa parte si parla solo di tagli ed estirpazione, stiamo trasformando la città in un orribile spazio metafisico dove regna il silenzio ed il bagliore accecante della pietra. In tanti dicono che chi scrive commenti è solo demolitivo e mai propositivo, allora mi permetto di fare delle proposte: perchè non pensare di creare spazi verdi con giochi per i bambini? Perchè non portare avanti il progetto di legalità con cui ci si riempie tanto la bocca, piantumando un albero per ogni nato nel nostro comune?!
Queste sono proposte che l’amministrazione comunale dovrebbe prendere in seria considerazione visto che, per come più volte scritto, si dimostra sensibile al tema della natura e dell’inquinamento.
A Castelvetrano anni fa si era portato avanti un referendum contro il progetto di abbattere gli alberi di piazza Matteotti, oggi a distanza di anni si ritorna sullo stesso tema facendo leva sulla facilità con cui i cittadini dimenticano certe cose. Castelvetranesi fate in modo che uno degli ultimi polmoni verdi della nostra città non venga eliminato per sempre per un progetto orribile che distruggerebbe definitivamente l’immagine della nostra Palmosa Civitas!! Più verde e meno pietra please.
@Paolo Lombardo, le rammento che non siamo ne a Milano, ne a Venezia e di cittadine di provincia con il centro urbano con piazze e verde Le posso portare decine di esempi.
La stessa Milano non avrà una piazza Duomo con alberi, ma ha chilometri di viali alberati e parchi a più non posso, tutte cose che la nostra cittadina SCONOSCE!
Scusatemi se intervengo in chiaro conflitto di interessi (in quanto membro del gruppo di progettazione premiato…) ma vorrei precisare che l’Amministrazione Comunale ha soltanto indetto un concorso per raccogliere idee progettuali utili alla riqualificazione urbana di una parte di città ad oggi un pò trascurata.
Il Nostro progetto ha vinto la competizione ma altri, altrettanto validi, sono stati segnalati e di essi, come suggerito anche dalla Commissione, si terrà conto nell’ “eventuale” redazione di un progetto prima definitivo e poi esecutivo.
Non si tratta quindi di un appalto già assegnato o di lavori già pronti a partire ma di IDEE di cui l’Amministrazione, se vorrà e se ce ne saranno le possibilità, potrà servirsi.
Ribadisco infine l’importanza dei prossimi eventi pubblici durante i quali verranno presentati i progetti Vincitori e Segnalati e che saranno occasione di un fruttuoso quanto auspicabile confronto sul tema tra i Cittadini, gli Amministratori e noi Addetti ai Lavori.
Cordiali Saluti.
Sono fermamente contrario all’abbattimento dei ficus
in piazza Matteotti. Si può sicuramente riqualificare la piazza e la zona, senza eliminare tali piante.
Gianni Favata
Fermiamoli…..non si può pedonalizzare tutta la città, della viabilità non ci pensano proprio, vedi i disagi causati dal sistema delle piazze.
Orrendo questo progetto…speriamo non estirpino i magnifici alberi, ma si cerchi invece di curarli per bene. Non sono d’accordo a pedonalizzare piazza Matteotti perchè si creerebbero ulteriori disagi alla circolazione. Piuttosto estirpiamo quella fontana costruita una decina di anni fa…
Nella piazza principale di Sciacca (Piazza Angelo Scandaliato) nel progetto di riqualificazione si era pensato di estirpare le piante di Ficus perché erano ingombrati e non andavano bene per la pavimentazione fortunatamente i cittadini (tra cui me) si sono ribellati e le piante sono rimaste fortunatamente dove sono, se venivano estirpati la piazza non sarebbe bella come è ora.
Volete delle proposte? Ci si dovrebbe concentrare inizialmente sulla parte finale del progetto, ovvero il parcheggio multipiano e quello a raso. In seguito si dovrebbero allargare i marciapiedi, ripavimentandoli con pietra lavica scura (conoscendo la sciattezza di molti concittadini, è un espediente per nascondere certa sporcizia come gomme da masticare e altro), e togliendo spazio ai posteggi laterali (quindi eliminare almeno una fila di posteggi). Consiglio inoltre di abbattere quella sorta di anfiteatro delimitato dall’orrendo muro di graffiti, spostare la fontana a forma di tazza e di concentrarsi soprattutto sulla manutenzione del verde e delle opere in muratura, sulla pulizia generale e sugli incentivi alla ristrutturazione delle case nel centro storico. A chi dice che gli alberi nascondono la bellezza delle architetture vorrei chiedere: quale edificio di pregio si trova in quella piazza? Ad eccezione della Chiesa di San Francesco da Paola e dell’edifico della polizia municipale non mi sembra che ci siano strutture da valorizzare. Per quanto mi riguarda, gli elementi più belli di quella piazza sono proprio i ficus!
Ritengo le polemiche sul progetto vincitore del bando assolutamente pretestuose. Per quanto riguarda la viabilità, anzitutto, attenderei di vedere tutti gli elaborati progettuali prima di formulare una qualsiasi opinione: sono sicuro, infatti, che il gruppo di progettazione avrà certamente valutato con attenzione come smistare i flussi di traffico che la pedonalizzazione della piazza Matteotti rischia, a primo acchito, di congestionare. Non mi fermerei all’osservazione del modello tridimensionale, che ha il compito di illustrare ben altri aspetti del progetto. In secondo luogo, ritengo ridicole le preoccupazioni relative all’abbattimento dei ficus. E’ facile, per chi intende pregiudizialmente criticare il progetto, nascondersi dietro la retorica del verde pubblico come valore indiscusso, non considerando invece la piattezza estetica della piattaforma verde della piazza, quasi una sorta di “square” mutilato. Ci si preoccupa tanto di qualche albero abbattuto, neanche stessimo parlando del Giardino dei Giusti di Gerusalemme. Quanto alla viabilità, mi si permetta di tornare sull’argomento, è inevitabile che, quando si tenta di porre un qualsiasi ostacolo alla mobilità veicolare, il castelvetranese medio gridi allo scandalo: è la mentalità provinciale di chi non concepisce un modello di fruizione della città che non contempli l’uso esclusivo dell’immancabile autovettura familiare. Ma pedonalizzare una spazio urbano ha, sovente, la capacità di “ri-significare” quel luogo, di restituirlo all’uso sociale e collettivo della comunità. L’idea di “ricucire” il nucleo storico della città, di riconsiderarlo nella sua dimensione di spazio destinato alla vita, e non all’abbandono e alla dimenticanza, ha già reso evidenti i suoi esiti positivi nell’esperienza della pedonalizzazione del sistema delle piazze. Lo spazio metafisico, forse dechirichiano, che il bianco e nero del rendering qui presentato fa intuire, implica di certo un gesto di grande responsabilità, di messa in discussione di una certa immagine consolidata della città, che non necessariamente, però, è destinata a configurarsi come marquer a l’identité privilegiato, destinato necessariamente, nella mentalità dei benpensanti,a cristallizzarsi. Ritengo che le intenzioni del progetto vincitore del bando possano essere visti come uno stimolo a riconcepire il modo di vedere e progettare il tessuto urbano del comune, e siano in grado perfettamente di strutturare lo sviluppo futuro di questa parte di città.
Bello riqualificare il centro storico di una città, sistemare marciapiedi, adeguandoli con l’abbattimento delle barriere architettoniche, sistemare le aree destinate al verde, gli alberi vanno adeguati ai luoghi, e comunque non possono coprire i prospetti di palazzi storici in modo invasivo. voglio dire al Sig. Giuseppe che parlava della piazza Scandaliato di Sciacca oltre ad essere stata pavimentata male, gli alberi di ficus sono troppo invasivi e continuamente vengono violentati ad ogni potatura, per permettere la vista del bel palazzo storico di città.
Forse qualcuno non ha capito che il centro storico è stato ucciso dal progetto del sistema delle piazze, adesso si vuole fare il bis con questo orrore!
Il verde pubblico non è una opzione ma è la vita, la lotta contro il grigiume in cui è caduta Castelvetrano che da anni sradica i migliori olivi secolari per far posto a villette a schiera che spesso rimangono invendute (ed ha la presunzione di definirsi la città degli olivi), il verde dovrebbe essere ovunque dalle aiuole alle rotonde, gli alberi dovrebbero affiancare i viali e lussureggiare negli spazi del verde pubblico. Invece assistiamo impotenti ad aiole con sterpaglie secche, pseudo alberi rachitici nella via Garibaldi e poi? Tanti bei paroloni degni di un libro di architettura da parte di persone preparate per carità, ma che dimenticano che la città è innanzi tutto dei cittadini che vogliono una città viva e non fatta da spazi agorafobici che non saranno MAI popolati da chi non li ha graditi (il sistema delle piazze ne è la testimonianza evidente), lor signori sicuramente dimenticano che non si trovano a Miami ma in una cittadina di provincia con centinaia di anni di storia e con una propria identità, una identità che non è industriale ma strettamente legata alla natura, ai campi e con una certa vocazione turistica. Desertificando il centro urbano si andrebbe incontro ad un processo di denaturalizzazione dell’identità della nostra cittadina e questo non è per niente positivo, quale migliore testimone della storia può esserci di un albero che sfida i secoli?
Diamo spazio al verde, lasciamo ai nostri figli una città che fa l’occhiolino alla natura, come scritto prima mettiamo in atto la legge che OBBLIGA i comuni a piantumare un albero per ogni bambino nato. Viva la Palmosa Civitas!!
Io non sono assolutamente contro il verde pubblico, anzi sono rispettoso degli alberi, e sostengo che ogni pianta ha bisogno di avere il proprio habitat e cura. Amo le bellezze naturali, ho gioito l’altro giorno per l’abbattimento del rudere vicino alla scala dei turchi. Sono felice quando si creano parchi pubblici o araee boschive. capito mi hai Nemo.
Egregio Pilù, il mio discorso verteva in linea generale su tanti commenti che ho letto e non era certamente riferito a quello che ha scritto, per il semplice motivo che al momento che ho espresso il mio parere, il suo post non era stato ancora pubblicato. Mi sembra di capire da ciò che ha scritto che sarebbe favorevole alla piantumazione di un altro tipo di pianta diversa dai ficus che sino ad oggi hanno dominato il panorama di piazza Matteotti, beh potrebbe essere anche un’idea anche se potrei obiettare che (per come scritto da altri utenti) in detto sito di costruzioni storiche ve ne sono ben poche e tutte ben visibili e non celate dagli alberi ed in qualsiasi caso gli alberi in questione occupano una posizione centrale e non mi sembra che coprano alla vista le facciate delle costruzioni prospicienti la piazza. Ricordiamoci comunque che è l’uomo che ha invaso spazi sempre più ampi di natura violentandola e distruggendola e non viceversa, se ogni 5 o 6 anni vengono rifatti i marciapiedi perchè le radici delle piante sollevano qualche mattonella, non penso che sia una catastrofe irrimediabile.
I Ficus che a Castelvetrano sono presenti in piazza Matteotti sono presenti in tanti altri comuni siciliani come Mazara del Vallo (nel parco adiacente piazza Mokarta), o anche Trapani (nei pressi della stazione Fs, se non ricordo male presenti anche a Marsala, Sciacca la lista potrebbe continuare ma non avrebbe senso, nessuno di detti comuni ha minimamente pensato di estirpare questi maestosi alberi che probabilmente da più di un secolo guardano dall’alto delle loro fronde scorrere la vita di noi piccoli esseri umani, libri di storia viventi stanno li con la loro muta saggezza a dare rifugio a tanti piccoli animali, dandoci ombra nelle calde ed afose giornate estive e magari anche un po’ di riparo nel caso di qualche pioggerellina autunnale ed il nostro ringraziamento qual’è? Abbatterli…. poveri esseri umani, in millenni di storia non hanno ancora capito che su questa Terra sono solo ospiti.
Non mi voglio dilungare in riflessioni che magari potrebbero risultare anche noiose per chi legge e per questo chiedo umilmente scusa, ogni tanto mi lascio prendere la mano.
Egregio Pilù chiedo scusa anche a Lei, non volevo essere offensivo ne irriguardoso nei confronti del suo pensiero e della sua proposta che potrebbe anche essere condivisibile, in uno spazio di incontro di idee come questo non dovrebbero mai essere presenti offese sul parere del prossimo, non dimentichiamo il pensiero del grande Voltaire.
Saluti
E’ solo vergognoso, questo problema, per altri versi era stato presentato anni addietro con il sindaco Pompeo. Anche allora era sorta la stessa polemica e tutto sembrava risolto. Mi fa piacere che tante persone esprimano democraticamente il loro parere contrario a questi prigetti campati in aria. E’ evidente che gli scenziati perdono il loro tempo a parlare della distruzione della natura. Castelvetrano già ha tolto tanti alberi: davanti la chiesa di S.Giovanni, il piazza Garibaldi, in tutta la Via V.Emanuele (una volta tutta alberata), Sulla Via R. Settimo (anch’essa una volta alberata), su una parte della via Garibaldi. Inoltre ha distrutto e continua imperterrita a distruggere terreni agricoli per far posto all’area commerciale, artigianale e industriale, per il nuovo comune per le caserme della polizia e finanaza e per l’edilizia. Quel grande ficus che tanto sta sullo stomaco ai nostri amministratori e architetti, durante l’arsura estiva sicuramente rinfresca di qualche grado l’intera piazza; quello che non può più avvenire il piazza Garibaldi, ormai quasi spoglia. Per il nostro clima torrido occorre più ombra che luce. Gli arabi, e lo continuano a fare i “pueblos blanco” della Spagna, ma lo facevano in Sicilia anche i nostri nonni, la luce nelle strade l’ottenevano con le mura imbiancate di calce per riflettere il sole e il calore, non togliendo il verde. Mi dispiace per gli architetti, che crescano un poco prima di creare scene da deserto.
Un errore sopra un altro. Tutto il centro storico oggi sta per essere lastricato. Va tutto bene per un’isola pedonale, ma per una strada carrabile no. Chiedete ai residenti sui rumori da sopportare per il passaggio delle auto sul lastricato. inoltre il nero lavico riscalda più facilmente. Occorrerebbe alberare queste strade per proteggerle dai ragi solari. Invece si tolgono quelli già esistenti.
Della riqualificazione intellettualoide ai castelvetranesi non frega proprio nulla. Pragmaticamente, se togliete un riparo naturale dalle afose giornate estive penso che freghi di più a molti cittadini. Qualcuno ha parlato di Via Principe di Belmonte a Palermo: lì gli alberi ci sono tutti e i bar più chic si sono attrezzati di conseguenza, mettendovi tavolini e un pianoforte proprio lì sotto. Che atmosfera! Bisogna pensare alla città come uno spazio sociale, non come un gelido artificio di qualche progettista che tanto abita fuori da qui. A Palermo sono state promosse ultimamente le giornate dedicate ai centri commerciali naturali, ovvero quelle vie, e quei quartieri che per una circostanza di vicinanza si ritrovano già all’interno negozi di tutti i tipi e che permetterebbero la cittadinanza di usufruire di ciò che vuole, senza per forza andare negli asettici Centri Commerciali, dove la gente ci passa pure le feste. Il fatto è, che molte volte, si fanno degli errori e poi si torna indietro. A Castelvetrano, le mode arrivano in ritardo e quella del verde arriverà troppo tardi, quando i giovani se ne andranno via da uno squallido e grigio paese che voleva diventare città. Ps: circoli culturali, eventi, festival, sagre, mercatini, miglioramento delle vie di comunicazione (bus, treno…), turismo, verde pubblico, sfruttamento delle risorse, etc… sono le carte vincenti se vogliamo iniziare a parlare di un cambiamento vero, al passo con i tempi.
Nulla contro gli alberi di ficus, solo che amo vederli liberi di crescere all’interno di ampi spazi di terreno, come dentro le ville. nè ho visto di bellissimi a Palermo.
Ritenere “ridicole” le idee di chi la pensa diversamente da se stessi mi sembra quantomeno un atteggiamento ottuso e prepotente. Ognuno è rispettosamente libero di esprimere le proprie idee. Poi, alcuni hanno fatto paragoni con metropoli e/o grandi città d’Italia che secondo me sono assolutamente inappropriate. Castelvetrano è una cittadina siciliana di poche migliaia di persone, non è Gerusalemme e nemmeno Roma o Milano. Quindi la necessità di difendere quei pochi alberi che abbiamo è un sentimento comprensibilmente condiviso da molti cittadini.
Infine personalmente non avevo alcuna intenzione di criticare a priori il progetto, mi piace l’idea di una zona pedonale, se si potesse fare anche un parcheggio sotterraneo, come qualcuno ha suggerito, sarebbe utile (anche se io che abito per la maggior parte dell’anno in una città del nord in cui tutti usano i propri piedi o i mezzi per spostarsi credo che i miei compaesani potrebbero imparare a camminare un po’ di più).
Vorrei solo una città con più verde, non fatta di pietra e cemento. E, visto che oltre tutto non sono l’unica a pensarla così, se una riqualificazione del posto dovrà essere fatta, si dovranno necessariamente tenere in considerazione de idee di chi quel luogo lo deve abitare.
Dopo aver letto attentamente questo articolo e tutto ciò che riguarda questo progetto, ho compreso pienamente che in questo Paese non cambierà mai nulla se si continueranno a gettare e sperperare soldi in una miriade di progetti inutili per la cittadinanza. Modestamente penso che se il progetto avrebbe coinvolto la Via Vittorio Emanuele e non la via Mannone sarebbe stato tutto un pò meno ridicolo, premesso che le strade di castelvetrano sono indescrivibili e pericolosissime, mi sembra assurdo parlare in questi termini di riqualificazione del territorio e miglioramento della viabilità. Perchè non si risolvono i vari problemi della cittadina di Selinunte (alghe,depuratore, porto,spazzatura sparsa ovunque) invece di continuare a fare progetti inutili e che, guarda caso, vedono coinvolte sempre le “stesse persone”… E’ una VERGOGNA! Propongo, di pubblicare tutte le varie idee e i vari progetti riguardo la riqualificazione del territorio e di metterli al Voto! il progetto che avrà più voti verrà attuato… perchè non fare cosi??! Cosi vengono smentiti i favoritismi e si cerca di fare qualcosa che veramente i cittadini castelvetranesi desiderano.
ho letto tutti i commenti e da quel che ho potuto capire buona parte della gente è d’accordo con me che togiere quel verde che abbiamo sarebbe deleterio, poi c’è chi giustamente dice di creare un confronto per rovare una soluzione giusta, c’è pure chi critica noi “tuttologi” in quanto siamo ignoranti della materia e ci arroghiamo il diritto di criticare i progetti degli “addetti ai lavori”, in tal caso l’esistenza di questo blog non avrebbe senso, tanto,n tal caso,si dovrebbero leggere gli articoli solo per prendere atto di quello che decidono gli altri su zono dove viviamo anche noi.Dopo questa precisazione voglio solo dire che, a parer mio, è il verde che, assieme alle opere d’arte, rende bella e vivibile una città. Le Città prese come esempio hanno sì alcune famose piazze dove non vi è verde,ma appena girato l’angolo vi sono viali immersi nel verde, ma ribadisco che quelle piante dovrebbero semplicemente essere curate di più, a mazara vi è una bellissima villa con ficus centenari che vengono curati ed apprezzati da tutti, a palermo le ville più belle sono quelle con i famosi ficus ultracentenari, dovunque nel mondo si parla di incrementare il verde per rendere meno inquinata e dare più ossigeno all’aria e noi a castelvetrano, al contrario, pensiamo di estirpare questi alberi, piantati ai primi del ‘900, solo perchè non sono compatibili con il progetto.Allo stesso tempo sono d’accordo che le città dovrebbero essere più a portata d’uomo, meno macchine più bici e più aree pedonali, molte città dell’europa del nord insegnano. Se, come penso, siete dei bravi progettisti, perchè non provate a creare qualcosa dove la presenza di cemento sia bilanciato dalla presenza di alberi, aiuole ect.
Ma tutti questi difensori del verde pubblico dove sono quando si trasforma la villa del Viale Roma in un immenso marciapiede?
Per carità, sul fatto che serva più verde a Castelvetrano non ci piove. Ma questo progetto darà alla piazza un po’ di aria, un po’ di profondità per l’occhio… in questa piazza serve, perchè la gente arriva a Castelvetrano e confluisce tutta in Via Vittorio Emanuele, passando appunto per questa piazza. Un progetto di valorizzazione di questa piazza ha senso, perchè diamo un’idea di pulizia, ordine e modernità a chi arriva (oltre che dare finalmente un posto al castelvetranese per passeggiare in un posto arioso).
La cosa senza senso è stata deturpare il Sistema delle Piazze rendendolo un prato di cemento. Lì sì che serviva del verde. Ma l’errore che è stato commesso con quella piazza non deve farci a prescindere criticare questo progetto: le due piazze sono diverse e hanno due utilità diverse all’interno del paesaggio urbanistico.
Nel Sistema delle Piazze nessuno va a passeggiare, se non si creano locali o eventi che attirino gente (e infatti al momento la piazza è utile solo per questo).
Piazza Matteotti è invece il vero centro di Castelvetrano. La gente non ha bisogno di un pretesto per passare da lì, ma potrebbe davvero diventare un luogo di aggregazione e di passeggio. Al momento si può passeggiare solo sul marciapiede, o in quel minuscolo marciapiede tra le aiuole dei ficus che tanto difendete. Qui invece c’è un progetto in cui la piazza diventa un luogo per passeggiare, sedersi, passare un po’ di tempo. Gli alberi, al bordo della strada, mi pare ci siano nel progetto. Serve altro verde? Forse. Si può trovare un compromesso con delle aiuole di fiori, ad esempio, che danno verde e colore ma non “coprono” la visuale a nessuno, come invece fanno i ficus.
Trovo il lavoro dei colleghi che hanno vinto il concorso equilibrato e giusto. Ritengo che la scelta di spostare gli alberi sia stata una scelta ben ponderata e non scellerata come molti pensano. Inoltre si parla di spostamento di piante, ovviamente nei limiti del possibile. In ogni caso sono convinto che la fase esecutiva del progetto prevederà sicuramente come spesso avviene a seguito di un dialogo con la stazione appaltante, di andare a smorzare quelle piccole cose che in seguito a un dialogo potranno essere sensibilmente migliorate al fine di restituire alla città di Castelvetrano un progetto di buona qualità. Un augurio ai ragazzi vincitori per il risultato ottenuto e tanti complimento alla città di Castelvetrano per aver scelto un così interessante progetto.
io abito al nord,anni fa decisero di cambiare radicalmente
la conformazione della piazza togliendo gli alberi bellissimi ,tutti abbiamo detto no,ma a quanto pare in italia chi comanda fa quello che vuole,
i comuni non anno soldi e chiedono allo stato ma questa opera non sarebbe meglio farla a fine crisi….
suggerisco la sistemazione dove si trova la via via garibaldi incrocio via casa santa,
scusate e saluti
Invito tutti i sostenitori del taglio dei ficus a fare una passeggiata in questo periodo lungo il viale Roma in direzione Piazza Matteotti, restando sul marciapiede opposto alla villa (non si potrebbe fare altrimenti visto i lavori in corso). Arrivati in piazza Matteotti fermatevi e valutate in coscienza se queste piante non sono un toccasana per il clima cittadino in quel punto. Se proprio non riuscite a coglierne la bellezza, sforzatevi di comprenderne almeno l’utilità. Quella piazza senza ficus sarebbe invivibile d’estate!