Un ghetto di migranti, fuori dagli occhi di chi vive le città. Alla periferia di Castelvetrano, proprio nel territorio a confine con Campobello di Mazara, in queste settimane stanno vivendo in condizioni disumane più di 400 migranti arrivati nel territorio belicino per la raccolta delle olive.
Lo scorso anno un campo spontaneo si era creato nell’ex baraccopoli comunale in contrada Erbe Bianche nel territorio di Campobello di Mazara, ma fu lo stesso Prefetto, l’inverno trascorso, a ordinarne lo sgombero (dei pochi migranti che erano rimasti) su direttiva del Ministero dell’Interno.
Quest’anno l’accampamento si è creato all’interno di una proprietà privata di Onofrio Cascio, l’ex “Calcestruzzi Selinunte”, su territorio di Castelvetrano. Cascio, con denuncia presentata alla Polizia Municipale di Castelvetrano, ha chiesto lo sgombero della sua proprietà.
Nel settembre scorso fu effettuato, con l’impiego di un gruppo interforze, lo sgombero dei pochi migranti che c’erano. Ma dopo pochi giorni l’ex calcestruzzi si è riempito in ogni angolo. In questo video documentiamo l’allestimento precario delle tende e cosa succede attorno al campo. A poche centinaia di metri dal centro abitato di Campobello di Mazara e a pochi chilometri di Castelvetrano.
Servizio di Max Firreri
con Salvino Martinciglio e Peppe Caro
in esclusiva per www.castelvetranoselinunte.it