C’è chi parla di «sfida», chi si dice «preoccupata» su come andrà il rispetto delle regole da parte degli studenti. Dopo un lungo periodo di lockdown, la scuola si è rimessa in moto per aprire i battenti il prossimo 14 settembre. Stavolta si dovrà tornare in classe, dopo che docenti e studenti li hanno dovute abbandonare per disposizione del Governo. Si è aperto il sipario sulla didattica a distanza, tra pc, aule virtuali, lezioni e interrogazioni davanti le cam.

Ora è il tempo delle lezioni «in presenza», così come viene citato in gergo scolastico il ritorno in classe. CastelvetranoSelinunte.it dedica questa prima puntata di una mini inchiesta sulle scuole di Castelvetrano, agli istituti superiori: i Licei cittadini, l’Istituto alberghiero “Virgilio Titone” e l’Istituto tecnico “G.B. Ferrigno”. Un viaggio tra le aule svuotate da mesi che, fra qualche settimana, torneranno piene di studenti. In una veste tutta rivoluzionata, perché il Covid-19 ha fatto cambiare pelle anche alla scuola.

I numeri della popolazione studentesca negli istituti superiori a Castelvetrano sono quelli di una vera azienda: 1485 studenti nei Licei, 710 all’Istituto tecnico commerciale e 750 all’Istituto alberghiero che dal 14 settembre prossimo dovranno rispettare, prima fra tutte le disposizioni, quello del distanziamento. Lo “scoglio” più duro per i dirigenti scolastici oggi alle prese con planimetrie delle aule e banchi che mancano.

La via del “raddoppio” è quella che i tre dirigenti degli istituti superiori – Caterina Buffa, Tania Barresi e Rosanna Conciauro – hanno chiesto di intraprendere. In soldoni classi troppo numerose che verrebbero sdoppiate e sistemate in classi diverse (per mantenere il distanziamento tra i banchi), con l’impiego di personale docente aggiuntivo. Per i Licei la Barresi ha chiesto al Ministero 5 raddoppi, l’Alberghiero 2 e l’Istituto tecnico commerciale 3.

Questo basterà? L’Istituto alberghiero ha chiesto al Comune di potere utilizzare l’ex “Borgo Selinunte”, un plesso scolastico ora chiuso proprio davanti l’ospedale “Vittorio Emanuele II”, dove potrebbero essere collocate 4 classi. Il problema delle strutture è, infatti, quello che più preoccupa i dirigenti. L’attuale Libero Consorzio provinciale ha messo a disposizione 1 milione di euro per interventi strutturali. Ma, laddove necessario, quando farli?

Negli Istituti, intanto, sono state avviate le operazioni di pulizia e di sistemazione di alcune classi. All’Istituto tecnico “G.B.Ferrigno” operai al lavoro per disinfettare banchi e aule, mentre presso il Liceo Scientifico “Michele Cipolla” già alcune classi (con banchi singoli sistemati a scacchiera) sono pronte per accogliere gli studenti.

Ma è anche il tempo di pensare a comportamenti e regole che studenti e personale devono adottare. Mascherina di protezione da indossare «in situazione dinamica» (cioè anche per andare alla lavagna), corridoi con corsie obbligate e ricreazione in luoghi all’aperto con settori dedicati alle diverse classi. Il Covid-19 ha “rivoluzionato” anche la scuola. E nulla sarà come prima.

 

 

 

 

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