Sabato pomeriggio in P.zza Matteotti mentre i ragazzi del gruppo Giovani Comunisti lavoravano attivamente alla raccolta firme a sostegno degli agricoltori, un paio di giovanotti si avvicinavano, palesando e mettendo in atto intenzioni aggressive e intolleranti nei confronti del portavoce dei GC locali, Gabriele De Biase.
L’episodio dimostra non solo la scarsa cultura democratica di alcuni giovani castelvetranesi, che considerata l’immagine esibita sulla maglietta, ritengono il ” padrino” un mito, ma soprattutto la carica di violenza nei confronti di una parte sana della nostra città. I gesti provocatori non ci fanno paura né tantomeno ci fanno arretrare di un passo: non ci fermeranno!
Ecco le parole del giovane De Biase
Questo pomeriggio mentre ero intento in una raccolta firme insieme ad altre 2 compagne, verso le 18:30 4 ragazzi a me coetani, dall’aspetto poco raccomandabile e con indosso la maglietta del “padrino” si sono avvicinati al nostro banchetto con fare minaccioso e hanno cominciato a provocare e insultare il nostro lavoro e la nostra ideologia (lì vicino c’erano la bandiera e il nostro simbolo di partito).
Dopo che ho cercato di difendermi mi hanno aggredito fisicamente, nonostante la presenza di 2 compagne e di passanti, che nella classica logica omertosa di castelvetrano si sono allontanati subito facendo finta di niente. A tal punto ho preferito non reagire oltre, vista l’enorme sproporzionalità numerica (4 a 1). è chiara la loro origine dai quartieri malfamati di Castelvetrano e presumibilmente alla manovalanza piccola-mafiosa locale, ma nonostante ciò dichiaro tranquillamente che non saranno 4 coglioni a fermare la mia attività politica e la mia lotta ferrata alle mafie e alla casta castelvetranese.
Prossimamente partirà la denuncia contro ignoti.Ciò che mi dispiace di più non sono tanto le conseguenze fisiche del gesto, ma la logica conseguenza che in una città come Castelvetrano ogni opposizione seria e reale alla casta mafiosa non è possibile, e laddove si comincia a fare un lavoro più serio di quello che altre forze che si definiscono di opposizione non riescono a fare o dove ci si spinge leggermente oltre nel dissenso al tacito vincolo imposto dalla casta diventa necessario ricorrere alle maniere forti per intimidire compagni.
La Segretaria del Circolo “ G.Impastato “
Partito della Rifondazione Comunista – Castelvetrano
Maria Antonietta Garofalo
Solidarietà ai Giovani Comunisti per la vile aggressione subita. La libertà di opinione e di manifestare va sempre difesa!!!
Sempre ho sperato che i giovani castelvetranesi si adoperassero per esercitare attivamente e concretamente il loro spirito politico (sempre nella giusta interpretazione del termine “politica”). Esercitare attivamente il loro spirito politico come quando in passato i giovani combattevano per questo e in questo credevano, facendone principio guida delle loro giovinezze. Sempre ho sperato in questo e per questo qualche anno fa ho proprio creato il blog de l’Urlo. Quello che è accaduto sabato pomeriggio in piazza Matteotti a danno di un giovane castelvetranese che attivamente proponeva il suo spirito politico è assolutamente vergognoso e riprovevole. Ammiro profondamente questi tre ragazzi che, come una volta, con bandiere e spirito di volontà hanno provato a renderlo pubblico, credendo in quello che facevano.
Ma questa volta non è stata l’assoluta indifferenza dei giovani verso questo mondo a fermarli, bensì la solita e ormai indecente violenza, caratteristica dei tempi moderni.
Garantiamo qualsiasi tipo di appoggio a qualunque attività voglia iniziarsi contro questo tipo di inciviltà.
Saluto il giovane De Biase, invitandolo a dire la sua, se vuole, nel blog.
Tancredi Bongiorno
http://blog.libero.it/urlalo/8496821.html
Condanno duramente ogni atto di violenza sopratutto come in questo caso premeditato visto magliette etc. Credo che la libertà sia qualcosa di sacro. Mi preoccupa la violenza stupida e gratuita anche notturna che esiste nella nostra città, sono certo che chi ha l’obbligo di vegliare sulla sicurezza dei cittadini saprà ripristinare al più presto il giusto
clima di normale serenità.
Il Presidio di Libera Castelvetrano esprime pieno sostegno ai G.C. di Castelvetrano e preoccupazione per l’immagine del “ padrino “ raffigurata nelle magliette dei picciotti castelvetranesi; evidentemente un mito ancora presente in una realtà quale è quella di Castelvetrano, in cui la logica della prepotenza gratuita spesso soffoca la libertà di pensiero e di azione,in un contesto dove troppo spesso i silenzi e le assenze soffocano la legalità.
Per LIBERA PRESIDIO di CASTELVETRANO ” Salvatore e Giuseppe Asta “
Apprendendo proprio adesso della vergognosa aggressione, avvenuta nel pieno centro della nostra città, da parte di alcuni giovani facinorosi ai danni dei Giovani Comunisti di Castelvetrano , come assessore alle politiche giovanili, resto profondamente colpito dall’ignobile atto ed esprimo la più ferma condanna a tali ignobili episodi, che questa volta vedono come vittima dei giovani che esprimono in piena democrazia il loro pensiero e manifestano attivamente i loro propositi.
Esprimo ai ragazzi e all’intero Circolo di Castelvetrano la mia piena solidarietà, in linea con i più elevati principi di democrazia e civiltà di cui la nostra Città è, e deve essere promotrice per il futuro, auspico e ne sono convinto fermamente che si possano dare in tempi brevi, da parte delle Istituzioni preposte alla nostra sicurezza, delle risposte ferme e rigorose, capaci di assicurare a ogni cittadino la libera espressione della propria ideologia.
Nino Centonze
Mi dispiace constatare che anche a Castelvetrano succedano episodi spiacevoli che ricordano gli anni più bui della nostra storia repubblicana che pensavamo tutti già dimenticati e trascritti solo sui libri di storia .
Di contro mi fa piacere vedere che siano dei giovanni attivi e impegnati, sia nella politica che nel sociale , a cui va tutto il mio sostegno , la mia solidarietà e il mio pieno appoggio con la mia disponibilità a farmi portavoce delle loro istanze all’interno del Consiglio Comunale se ne avessero bisogno .
Mi associo alla condanna per l’aggressione denunciata dai giovani comunisti di Castelvetrano ed esprimo loro tutta la mia solidarietà politica e personale.
Esprimo la mia più grande solidarietà al giovane Gabriele De Biase, coordinatore locale dei G C di Castelvetrano,vilmente aggredito da 4 balordi, espressione della subcultura criminale purtroppo esistente nella nostra città…Auspico che eventi simili non si ripetano più e mi auguro che il Consiglio Comunale prenda una posizione di coerente condanna in merito a tal grave fatto per l’affermarsi del rispetto della legalità e della libertà di espressione.
Bravo De Biase, in quella frase “quattro coglioni” vedo tanta determinazione, complimenti, ti dirò, benchè politicamente professi idee diametralmente opposte rispetto a quelle della fazione politica di tua appartenenza, mi inorgoglisce non poco saperti mio concittadino, continua sulla tua strada senza tentennamenti…. vai avanti, hai ragione tu, sono proprio quattro poveri COGLIONI !!!!!!!
Concordo e mi associo a tutti i messaggi di supporto e denuncia precedentemente pubblicati, purtroppo la madre degli stupidi e’ sempre incinta. Mi auguro che i quattro balordi vengano identificati e denunciati.
Non possiamo permettere sopprusi simili da chi, non avendo idee, volonta’, voglia e attitudine positiva creda che la codardia (4 contro 1) mascherata da “bravura” possa disturbare impunemente chi invece ha voglia di cambiamento e volonta’ socio-politica.
Sicuramente misure atte a tutelare queste pacifiche e utili congregazioni giovanili (di qualunque natura) sia cosa auspicabile.
Forza ragazzi andate avanti sempre, senza paura e a testa alta.
Sono veramente dispiaciuto per il fatto accaduto. Purtroppo la totale arretratezza medievale della mentalità di determinate persone tiene bloccato lo sviluppo del nostro territorio da tutti i punti di vista. Una cosa del genere sarebbe accaduta penso in Colombia ed è appunto una cosa molto triste e incredibile anche per il fatto che i passanti non abbiano fatto nulla. Siamo arretrati non solo come infrastrutture, mezzi di trasporto ecc.. ma anche come grado di civiltà. Che peccato…
Il clima di intolleranza è divenuto davvero insopportabile. La grande preoccupazione e lo sbigottimento ti colgono quando mandanti di morte e di distruzione diventano dei “miti” positivi per alcuni giovani che si esaltano all’idea di incarnare l’idea del male e di essere “assoldati” da chi questa terra vuore mantenere nel sottosviluppo, nelle logiche di sottomissione e di servitù. E’ manifestamente chiaro che, chi si muove per promuovere la legalità, la trasparenza nel nostro paese, per opporsi a ogni forma di mafia viene considerato pericoloso e degno di dispregio e di atti intimidatori!! Ma la mafia è una “montagna di merda” e noi continueremo a combatterla senza paura!! Solidarietà a Gabriele, saremo sempre con te e con i coraggiosi giovani di questa città che non abbassano la testa e non rinunciano alle proprie idee di libertà e di autonomia di pensiero!
secondo una teoria filosofica (di un tale chiamato Aristotele) gli eventi della storia ciclicamente si ripetono. In effetti, a memoria d’uomo, episodi simili a questo, in un certo periodo storico siciliano (e non) un tale Placido Rizzotto, fu più volte aggredito (ed infine ucciso) proprio perchè perorava i diritti degli agricoltori, circa l’acquisizione dei latifondi ed altro. Le due evidenze non è che siano simili, per carità, ma …. non vorrei che col tempo comincino ad esserlo! comunque, giusto per parlare di un altro termine di paragone, anche nei famosi “anni di piombo” si cominciò così. In ogni caso, mi pare poco verosimile che l’aggressione al de Biase sia farina del sacco dei “malandrini” che lo hanno malmenato. Chi li ha “ispirati”?
L’articolo mi sa un po’ di esagerato……ma la base su cui si basa è uno stimolo a cercare di fermare tutti i tipi di discriminazione politica e sociale….