Politica

Zeus Hotel. Bertolino: “Non è demolendo che si riqualifica”

Se non sono stati i bombardamenti della 2° guerra mondiale ad avere determinato i cosiddetti “vuoti” nella città ….., la mancanza di soluzioni, di strategie di programmazione oltre a quell’accresciuto “senso di violenza” che non permette, e per di più a pochi mesi dalle elezioni amministrative, un dialogo sereno fra le varie forze politiche e non, certamente si. Oggetto dell’animato dibattito, l’annunciata demolizione dello Zeus Hotel ( ex Jolly Hotel ) sito nella via V. Veneto a Castelvetrano.

Di sicuro gli appassionati della politica locale non avranno avuto tempo da dedicare alla loro tanto amata città, per partorire soluzioni del tipo “… perché non provare a mettere ( e senza accapigliarsi ) a sistema e quindi a “reddito” un bene produttivo così strategico per posizione, come è l’edificio multipiano di via V. Veneto, attraverso lettere di intenti e/o reali protocolli di intesa? ”

Non è demolendo che si riqualifica un contesto urbano; non è alimentando condizioni di degrado fisico ed economico del tessuto urbano che si rende strategico il futuro della città.
Vi siete mai chiesti, quanti abitanti hanno lasciato la nostra città? … quante attività hanno chiuso? … quale Piano Particolareggiato del centro storico è stato mai pensato e portato in consiglio comunale? … quante case disabitate in centro ci sono e quante altre da riqualificare? … quanta povertà si registra in città e quanto denaro pubblico è stato speso senza un reale ritorno per i cittadini?

Insomma quanto e quale parte del nostro centro storico può oggi essere considerato tale, piuttosto che “periferia centrale”?
Penso per esempio all’ex Caserma dei Carabinieri di via Ciullo d’Alcamo, alla Casa Pardo, a palazzo Signorelli o allo stesso palazzo Hopps di via Cordova un tempo meraviglia architettonica della città, così come a tanti altri edifici ed altrettante strade del centro chiuse o transennate per paventati pericoli di crollo.

Un centro storico d’eccellenza che, seppur trasformatosi nel tempo in un singolare caso di periferia centrale attende con ansia ed animo grato, chi fra tanti sarà in grado di attuare un adeguato strumento di pianificazione urbanistica e riqualificare il cuore della propria, e spero tanto amata, città.

F.to: Tommaso Bertolino – ex consigliere comunale

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  • Ma io non capisco tutti sti commenti per uno stabile abbandonato, che nessuno prima di 3 giorni fa considerava, Pericolante e per di più bruttissimo... stessimo parlando di un palazzo storico lo capirei. Ma è orribile vedere una struttura in questo stato. I costi per ristrutturare sarebbero triplicati rispetto ad una demolizione e ricostruzione.
    Se poi tutto fa brodo in campagna elettorale allora alzò le mani.
    W il nuovo, W il bello, W l'antico... abbasso il vecchiume!

  • Bah, mi sembrano frasi buttate a caso dalle quali non emerge nessuna analisi o proposta.

    Bertolino, mi spiega il valore storico-architettonico-economico di ristrutturare un obbrobrio del genere?

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Redazione